CAGLIARI. Un arbitro spintonato, tre dirigenti squalificati per due giornate, un giocatore espulso e match da ripetere. È lunga la coda di polemiche che ha seguito la partita fra La Palma- Monte Urpinu e Assemini, categoria giovanissimi, andata in scena il 20 gennaio sul campo del Cras a Cagliari. A pagare le spese maggiori il giovane arbitro, di appena 15 anni, che ha vissuto molto male le giornate trascorse dopo aver assunto una decisione nel pieno svolgimento del suo ruolo.
L'attaccante del La Palma entra in area e viene atterrato dal portiere. Il rigore è palese. Ma stando a quanto si vede anche in un video (sgranato, ma c'è) un dirigente della squadra ospite entra in campo, se la prende col ragazzo che ha fischiato. L'arbitro viene accerchiato dai giocatori in maglia rossa, uno lo insulta, viene espulso. In campo entrano anche altri due dirigenti dell'Assemini. È un parapiglia. Il giovane direttore di gara viene spintonato. Scene che in un campo nel quale giocano dei ragazzini di meno di quindici anni non si dovrebbero vedere. Il giovane resta quasi traumatizzato. Aggredito per aver solo fatto il suo dovere.
Ci sarebbe da sospendere tutto e condannare qualcuno alla sconfitta a tavolino, se si dovessero individuare i responsabili. Invece il giudice sportivo dice che non è possibile. Scattano le sanzioni, certo. Ma la partita dovrà essere rigiocata. In un clima che non sarà certo dei migliori e all'insegna della celebrazione dei più alti valori sportivi che dovrebbero essere insegnati ai ragazzi.