CAGLIARI. Latte pagato a 60 centesimi al litro. Spiragli? Nessuno. Così il Movimento pastori sardi in questo periodo preelettorale annuncia una nuova mobilitazione. La protesta è data per imminente. C'è da stabilire chi (che significa quanti) parteciperà, come e quando. "Poiché non ci lasciano scampo e decretano la nostra rovina noi reagiamo".
Ecco la posizione del Movimento: "Pastori, da troppi mesi stiamo raccogliendo da parte dei rappresentanti di zona richiesta di mobilitazione, da lungo tempo assistiamo in silenzio all’abuso di arroganza e di sopraffazione da parte dei nostri trasformatori che si appropriano gratuitamente del nostro latte, dei commercianti che ci rubano gli agnelli e dalla burocrazia che ci rende la vita invivibile e infine dalla politica regionale, nazionale e europea che non riesce a trovare soluzioni definitive per un settore così importante per la Sardegna": così inizia l'annuncio.
"Visto che per trovare soluzioni ai nostri problemi non basta il confronto democratico e la buona volontà, è necessaria la mobilitazione dell’intero comparto. Dobbiamo scuoterci da dosso la rassegnazione e lottare, lottare per noi e per i nostri figli, riaffermare il nostro diritto a produrre e vivere decorosamente, dobbiamo fare in modo che la politica la smetta di cercare soluzioni ai nostri problemi interloquendo con i nostri affamatori. Tutti i comitati del Movimento Pastori Sardi sono mobilitati alla convocazione delle assemblee zonali. La mobilitazione è iniziata". Ora c'è da capire dove porterà e con quali tempi.
Il Movimento pastori sardi: "Alla fame: il confronto democratico non basta? Mobilitazione"
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