CAGLIARI. "Se verrò eletto farò in modo di ottenere più finanziamenti per Cagliari. Nella finanziaria varata dal governo? Non c'è nulla per la nostra città". Andrea Frailis, volto storico di Videolina e ora candidato del centrosinistra alle elezioni suppletive per la Camera, è fiducioso.
Crede che il vento stia cambiando ed è certo che il 20 gennaio, giorno della chiamata alle urne, non "finirà come il 4 marzo". Quarantadue anni di giornalismo attivo e "la conoscenza dei problemi di Cagliari e dell'area metropolitana" lo hanno convinto a mettere da parte la pensione (almeno per il momento) e a candidarsi per il seggio di Cagliari, lasciato vacante dopo le dimissioni del velista Andrea Mura.
Frailis, che con la sua candidatura è riuscito a unire 11 liste del centrosinistra, non usa mezzi termini nel commentare il lavoro dell'attuale governo: "Stanno arrivando solo dei no e nessun sì per lo sviluppo della Sardegna. Il decreto sicurezza? Una delle cose peggiori varate negli ultimi dieci anni. È vero che c’è una necessità di regolarizzare i migranti, ma il decreto genera più insicurezza che altro. I migranti diventeranno dei fantasmi e questo sarà ancora più dannoso per l'Isola e per Cagliari".
Sui temi caldi per la Sardegna il giornalista ha le idee ben chiare. "Questione lavoro? Il tasso di disoccupazione è calato di dieci punti. Ci sono giovani che stanno tornando nell’Isola ma è vero che questo non basta. A Roma bisogna far sì che aumentino le risorse a disposizione". E ancora sul tema dell'energia: "Io chiedo al governo: il metano non va bene? Il carbone finisce nel 2025? Con quale tipo di energia allora si devono confrontare gli artigiani, le industrie e i sardi?".