QUARTU. Le ringhiere sono piene di ruggine, i muri pericolanti, all'interno e intorno solo erbaccia alta e secca: altra ha già preso fuoco, e sono ancora visibili i resti dell'ultimo incendio. È il velodromo di Quartu, realizzato nel 1986 e fermo da ormai 7 anni. L'ultima ristrutturazione e messa a norma degli impianti elettrico e idraulico è stata effettuata dall'amministrazione Ruggeri. Poi il nulla.
Potrebbe essere il fiore all'occhiello degli impianti sportivi, invece da tempo si trova in uno stato di totale abbandono. Tre ettari di terreno, 1800 posti con un campo di calcio a undici in terra battuta e un pallone geodetico polifunzionale. Sono ormai lontani i tempi in cui dal velodromo di Quartu passavano grandi campioni del ciclismo o artisti del calibro di Elisa e Carmen Consoli: oggi in via San Francesco non è rimasto più nulla.
"Vogliamo restituire questo patrimonio, che è omologato per gare internazionali, alla comunità quartese - spiega Tecla Brai, consigliera comunale del Pd, di opposizione al sindaco Stefano Delunas, e componente della Commissione sport, cultura e istruzione - lo stato d'abbandono in cui versa il velodromo è la dimostrazione del menefreghismo dell'amministrazione Delunas, in perfetta sintonia con quella precedente di Mauro Contini".