CAGLIARI. È ancora avvolta nel mistero la scomparsa di Esperanza, la bimba rom di un anno e mezzo di cui si sono perse le tracce dal 23 dicembre scorso, quando il furgone della sua famiglia ha preso fuoco. Nessuna traccia di resti umani trovati sul mezzo, nella prima ispezione dei vigili del fuoco, e nessun riscontro sulla versione dei genitori, che avevano raccontato di aver lasciato la figlia a bordo del mezzo per fare una passeggiata nelle vicinanze. Elementi che hanno fatto escludere, in un primo momento, l’eventualità della morte della piccola nel rogo. E così è spuntata l’ipotesi del rapimento, sostenuta successivamente anche dai genitori. Pare che tempo fa i due avessero avuto degli screzi con un gruppo di romeni. Non si esclude quindi che qualcuno possa aver rapito la bambina, magari per vendetta, per un conto in sospeso tra etnie rivali.
Secondo il legale della famiglia, davanti al litorale di Giorgino, dove era parcheggiato il furgone e da dove è sparita la piccola, risiederebbero solitamente altre etnie: i genitori e la piccola Esperanza, con gli altri tre fratellini, erano “fuori zona”, insomma, e potrebbero aver innescato l’ira di qualche altro gruppo. Ipotesi tenuta in considerazione anche dagli investigatori della squadra mobile di Cagliari che indagano sul caso dal giorno dell’incendio. Saranno i risultati del lavoro della Scientifica sul furgone incendiato a dare qualche risposta in più - nei prossimi giorni - sul mistero.