IMMIGRAZIONE. Sono 903 i migranti sbarcati questa mattina a Cagliari dalla nave spagnola "La Victoria" e trasferiti nel terminal crociere del Molo Ichnusa. Le operazioni di identificazione, coordinate dalla Prefettura del capoluogo, sono iniziate intorno alle 12 e andranno avanti fino alla serata di domani. Decine di operatori delle varie forze dell'ordine (oltre alla polizia sul posto anche carabinieri, baschi verdi della Guardia di finanza, insieme volontari della Protezione civile e della Caritas diocesana) sono impiegate nella gestione dell'evento.
Secondo le stime della Prefettura entro la giornata di oggi, mercoledì, dovrebbe essere identificata la metà dei presenti - tra cui 126 donne (6 sono incinte) e 46 minori non accompagnati - che sarà poi trasferita nei centri di accoglienza dell'isola. L'altra metà, invece, passerà la notte all'interno del terminal, dove verrà allestita una serie di letti e bivacchi d'emergenza per la notte. I numeri parlano di 429 persone destinate ai centri di accoglienza del Cagliaritano, 273 nel Sassarese, 117 a Nuoro e 84 a Oristano.
Gli arrivi di questi giorni hanno fatto andare in tilt il sistema di prima accoglienza italiano, tanto che l'Italia ha fatto un passo formale con l'Europa: l'ambasciatore presso la Ue, Maurizio Massari, ha ricevuto mandato dal governo di porre formalmente il problema degli sbarchi davanti al commissario per l'Immigrazione Dimitris Avramopoulos. Durante l'incontro tra i due, avvenuto questa mattina, oltre alla pressione diplomatica affinché anche il resto dei Paesi europei facciano la loro parte nella gestione dei flussi, è stata anche prospettata l'ipotesi del blocco dei porti italiani contro le navi delle Ong cariche di migranti. Non verrebbero coinvolte nell'eventuale provvedimento le imbarcazioni degli degli altri Stati europei coinvolte nelle operazioni Triton e Sophia.