NUCLEARE. Forse è la volta buona. O cattiva, dipende. La carta delle aree idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti nucleari italiani sarà pubblicata "entro il quarto trimestre 2017". Entro la fine dell'anno, quindi. E la struttura dovrà essere realizzata entro il 2025, perché "sui tempi di rientro dei rifiuti italiani all'estero, l'accordo con la Francia indica un periodo tra il 2020 e la fine del 2025. Questa scadenza costituisce quindi uno specifico impegno del governo italiano".
L'AUDIZIONE DEL MINISTRO CALENDA IN COMMISSIONE
Lo ha assicurato Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico, ascoltato oggi sui progetti della Sogin davanti commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e degli illeciti a esso connessi. "Dopo la consultazione pubblica si chiuderà il processo di Valutazione ambientale strategica del progetto", ha aggiunto Calenda, "successivamente sara' pubblicata la Cnapi e sara' poi adottato definitivamente il Programma, con decreto del presidente del Consiglio, al più tardi entro il primo trimestre 2018", spiega il titolare dello Sviluppo economico. IN Sardegna le barricate sono già state innalzate: il territorio asismico e la scarsa densità di popolazione sono elementi che favorirebbero, agli occhi dello Stato, la realizzazione del deposito sull'Isola. Dall'altra parte ci sarebbero i costi elevati del trasporto via mare degli scarti nucleari: quelli già stoccati all'estero e gli altri che verranno prodotti. Ma la guarda resta alta. Il consiglio reguionale ha già detto no, la Regione anche, i comitati pure. I prossimi mesi potrebbero ridiventare caldi.