CAGLIARI. Oltre 82 milioni di euro sul piatto per costruire un gigantesco deposito di gas al porto canale: qui approderanno le navi che dovranno rifornire la Sardegna di metano, che dovrà essere immesso nella dorsale di imminente costruzione che collegherà il sud con il nord della Sardegna, con ramificazioni in tutti i centri della Sardegna.
Il progetto è stato presentato da IsGas, la società che gestisce la rete dell'aria propanata a Cagliari e hinterland, al ministero dell'Ambiente per la valutazione d'impatto ambientale. Nella documentazione depositata il 19 giugno - elaborata dal gruppo Cosin Srl - il progetto è chiamato "Terminal GNL nel Porto Canale di Cagliari - Impianto di stoccaggio e rigassificazione di Gnl (Gas naturale liquefatto, ndr).
"Il Terminal", si legge, "sarà caratterizzato da una struttura in banchina per la connessione e lo scarico del Gnl dalle navi metaniere, un complesso di tubazioni criogeniche per il trasporto del fluido nella zona impianto, un sistema di stoccaggio, pompaggio, e rigassificazione del Gnl". Saranno installati "18 serbatoi criogenici, 9 gruppi di pompaggio, 40 vaporizzatori ad aria ambiente e una stazione per il filtraggio, la misura e l’odorizzazione del gas naturale propedeutica all’immissione nelle reti di trasporto. Attraverso le baie di carico per le autocisterne si potrà trasportare il Gnl su gomma in tutta l’isola, o rifornire le navi, attuando così le direttive europee sull’utilizzo del Gnl come combustibile per le imbarcazioni".
Finalmente si creano quindi le infrastrutture per portare il metano in Sardegna. Che è anche più ecologico di altre fonti: "Lo sviluppo del Gnl in un mercato energetico maturo", si legge nella relazione allegata al progetto, "rappresenta l'occasione, per il Paese, di accelerare il cammino verso la decarbonizzazione richiesta dagli obiettivi comunitari e per incrementare la diversificazione delle fonti energetiche, in linea con quanto indicato anche dalle recenti Comunicazioni della CE nel pacchetto "Energy union".