CAGLIARI. C'è da sostituire un deputato dimesso, eletto nel collegio uninominale di Cagliari: Andrea Mura del M5S. E i cagliaritani (con tutta la provincia del sud Sardegna) saranno chiamati a votare il 20 gennaio per le elezioni suppletive, non quando andranno nell'urna a rinnovare il consiglio regionale. L'election day quindi non c'è, per decisione del governo. Una decisione che secondo il consigliere regionale di campo progressista Francesco Agus costerà 1,9 milioni di euro in più alle casse pubbliche. E la definisce "un errore costoso e dannoso".
"Da un lato", spiega Agus, "è semplicemente assurdo che i 240mila iscritti alle liste elettorali del collegio di Cagliari, comprendente oltre al capoluogo i comuni di Burcei, Maracalagonis, Monserrato, Quartu sant'Elena, Quartucciu, Sinnai e Villasimius, siano costretti a votare due volte in meno di un mese. Per di più con una campagna elettorale destinata a svolgersi durante le festività natalizie. Dall’altro è inaccettabile che in un periodo come questo il Governo butti dalla finestra quasi due milioni di euro, tanto costano le suppletive, per risolvere una situazione provocata solo e unicamente da un loro errore nella selezione interna delle candidature. Errore che ha portato dopo appena sei mesi di mandato alle dimissioni dell’ex deputato Andrea Mura, in campagna elettorale utilizzato come “campione sportivo del mare” e “testimonial dell’isola” e poi espulso dai “pentastellati” per via delle troppe assenze dovute alla sua passione per la vela. Sarebbe stato molto più saggio e più rispettoso dei cittadini e dei conti pubblici accorpare la data con quella delle elezioni regionali fissate statutariamente dopo lo scioglimento del Consiglio previsto il 14 febbraio. Il perché non si sia voluto fare è chiaro: l’election day avrebbe reso evidenti le ambiguità di m5s e Lega, alleati a Roma nel sostegno al Governo Conte e nemici in Sardegna, in tutte le amministrazioni locali, in tutte le Regioni".
I conti sarebbero presto fatti: "Questo pasticcio costerà alla comunità, andando bene, circa 6.135 euro per sezione elettorale, pari a circa 1.900.000 euro. 2.435 mesi di “reddito di cittadinanza”, come proposto a 780 euro mensili nella manovra in discussione in Parlamento. È evidente come tutto questo non abbia importanza per chi sottovaluta il debito pubblico e la buona tenuta dei conti. Ha importanza però per i lavoratori e per i contribuenti. L’errore della candidatura di Andrea Mura, tutta del “partito pentastellato”, viene coperta con una toppa peggiore del buco che comporterà costi che il semplice buonsenso avrebbe consigliato di evitare. Qualcuno dovrà renderne conto".
"Le elezioni per sostituire Mura a Cagliari? Costeranno 2435 mesi di reddito di cittadinanza"
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