CAGLIARI. Intimidazioni, rapine o furti ai danni dei commercianti? Meno in Sardegna che nel resto d'Italia. Il vero problema è rappresentato dall'abusivismo e dalla contraffazione, in continuo aumento. A dirlo sono i dati dell'indagine sulla criminalità realizzata da Confcommercio con il supporto di Gfk Eurisko, con oltre quattromila imprese interpellate. In Sardegna - secondo il rapporto - la situazione sarebbe migliore rispetto al resto d'Italia, la percezione di sicurezza per l’attività è peggiorata per il 9% degli intervistati, rispetto al 26% della media nazionale, e per l’88% del campione la situazione rispetto all’anno non si è modificata, dato maggiore rispetto alla media nazionale (67%). Tra i crimini in aumento al primo posto c’è l'abusivismo con il 47% , una percentuale più alta rispetto a quella nazionale (45%), e la contraffazione (il 34%, contro il 33% a livello nazionale). Molto meno sentiti rispetto alla media nazionale invece i furti 17% (38% a livello nazionale) , le estorsioni 5% (15% in Italia) e le rapine 19%, sale al 27% in Italia.
Gli imprenditori che hanno subito atti di criminalità in Sardegna (4%) sono di meno rispetto al resto d’Italia (23%). L’81% degli imprenditori in Sardegna (82% in Italia) adotta almeno un’iniziativa per la protezione della propria attività nei confronti del racket e criminalità. Tra le misure di prevenzione e tutela, anche in Sardegna le più diffuse sono il ricorso a telecamere/impianti d’allarme (52%), in linea con la media nazionale (53%), il 33%, leggermente sotto la media nazionale (40%) ha stipulato un’assicurazione, il 23% (32% a livello nazionale) ha presentato una denuncia e il 24% si è rivolto a una vigilanza privata (27% in Italia).
In sintesi i problemi più sentiti in Sardegna sono, secondo l’83%, l’eccessivo prelievo fiscale (66% in Italia), per il 55% la burocrazia (57% a livello nazionale), la criminalità (27%), quasi il doppio invece a livello nazionale (48%). La mancanza di lavoro secondo il 47% (46% a livello nazionale) e l’evasione fiscale (43%), dato superiore dispetto alla media nazionale (33%). Molto meno sentiti invece i problemi legati all’immigrazione (9%) rispetto alla media nazionale che sale al 29%. Il dato sale se si parla di povertà (36%), la media nazionale non supera 22%.
“Il quadro che emerge da questa indagine è esattamente quello che denunciamo da tempo”, ha detto il presidente regionale Alberto Bertolotti, “la nostra organizzazione é in costante coordinamento con le Forze dell’Ordine che svolgono un lavoro incessante. Purtroppo però, nonostante la grande attenzione a contrasto dei fenomeni che si stanno configurando come un vero e proprio dramma sociale, i problemi legati all’abusivismo e alla contraffazione, continuano a colpire in maniera inaccettabile le nostre imprese".