CAGLIARI. Via Roma è piena, non di auto, ma di manifestanti. Centinaia di persone sono scese in piazza oggi a Cagliari per protestare contro il riordino della rete ospedaliera, che è stato approvato dal Consiglio regionale ma bocciato dal ministero della Salute. Il corteo è organizzato dalla Rete Sarda Difesa della sanità pubblica. Una battaglia portata avanti da diversi paesi del centro e nord Sardegna e condivisa dai rispettivi sindaci, che, partiti da piazza del Carmine, hanno percorso via Roma fino al sit-in sotto il palazzo del Consiglio regionale.
Dai tagli ai servizi sanitari alla chiusura degli ospedali nei territori più disagiati: questi sono alcuni dei punti chiave della protesta. Nemmeno il sole battente ferma il corteo, che sembra deciso a ottenere ciò che chiede. In primis un incontro con il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau e con la commissione Sanità. "Siamo qui per difendere un diritto sacrosanto: il diritto alla salute." afferma Sebastiano Casula, sindaco di Belvì. "Se non abbiamo gli ospedali" -dice Marco Lampis, sindaco di Escalaplano- molti pazienti potrebbero decidere di non farsi curare se non hanno la possibilità di raggiungere Cagliari".
"Salviamo i piccoli ospedali": il grido di protesta in corteo a Cagliari
- Maurizio Pilloni
- News