L'ordinanza firmata dal sindaco Massimo Zedda
CAGLIARI. L'allerta è arancione (qui la notizia). Ma i comuni colpiti dai nubifragi dei giorni scorsi dovranno attuare tutte le misure di prevenzione previste per la "fase operativa di allarme". Quindi come se fosse rossa. I territori interessati sono, in ordine alfabetico: Assemini, Bars Sardo, Burcei, Cagliari (Municipalità di Pirri), Capoterra, Castiadas, Decimomannu,Capoterra, Castiadas, Decimomannu, Elmas, Gairo, Muravera, Posada, San Vito, Santadi, Sarroch, Sestu, Seui, Siniscola, Tertenia, Torpè, Uta, Villa San Pietro, Villaputzu. L'ordine arriva direttamente dalla Protezione civile. Il motivo: terreni, torrenti e fiumi sono gonfi d'acqua a causa delle intense precipitazioni delle ultime ore, quindi il peggioramento previsto per la nottata fra mercoledì e giovedì (17 e 18 ottobre) andrebbero a impattare su territori già compromessi. Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha annunciato in consiglio comunale: "Chiuse le scuole in tutti i comuni dell'area metropolitana". Stop anche in uffici pubblici, parchi, impianti sportivi, musei, biblioteche e cimiteri. Quindi all'elenco precedente si aggiungono Monserrato, Quartu, Quartucciu,Selargius, Maracalagonis, Settimo San Pietro, Sinnai, Villa San Pietro.
Ecco la spiegazione alla quale si stanno adeguando tutti i sindaci: "La situazione è sempre sotto stretto monitoraggio e il livello di allerta si mantiene arancione. Tuttavia, visti i danni che il nostro territorio ha subito negli ultimi giorni, la Centrale Operativa della Protezione Civile Regionale, con la quale siamo in stretto contatto per tutti gli aggiornamenti, suggerisce di attuare un codice di comportamento rispondente al codice di Allerta Rossa".
Maltempo, stato di allarme in Sardegna: chiudono scuole e uffici
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