CAGLIARI. Hanno simulato scenari di tensione internazionale al largo della Sardegna, dall'8 al 12 ottobre. Adesso le navi da guerra - italiane e americane - sono al porto di Cagliari: non tutte quelle che hanno preso parte all'esercitazione Mare Aperto, ma sufficienti per occupare tutti i lati del molo Ichnusa. Attraccate a Cagliari ci sono la Carson City, nave veloce della marina militare americana attrezzata per trasporto veloci di truppe e materiali, la San Giusto (Landing Platform Dock, cioè una Unità da trasporto anfibio dotata di un bacino allagabile, designata per sbarcare truppe di assalto anfibio in operazioni di proiezione di potenza dal mare", e altri due cacciamine.
Hanno incrociato al largo delle coste meridionali per la sardegna, durante un'esercitazione culminata con lo sbarco delle truppe nel poligono di Capo Teulada. Obiettivi: addestramento delle truppe, test di volo e gestione di eventuali emergenze in Libia e non solo.
Spiegano dal ministero della Difesa che durante la Mare Aperto "unità di altura, sommergibili, aerei ed elicotteri delle forze aeree e un'aliquota di fucilieri della Brigata Marina San Marco della Marina Militare italiana, hanno operato in uno scenario molto realistico, svolgendo attività a connotazione anche interforze ed internazionale, visto il coinvolgimento di alcuni reparti dell'Esercito con e dell'Aeronautica Militare, di un plotone di Marines dello United States Marine Corps, di un cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti, di velivoli statunitensi per il pattugliamento marittimo e di una nave della Marina francese.
La "Mare Aperto", esercitazione mirata all'addestramento avanzato della Marina Militare, in particolare, e delle Forze Armate in generale, è infatti finalizzata al mantenimento di elevati standard di interoperabilità ed integrazione delle forze nazionali e NATO, sempre più necessari per assicurare la difesa degli interessi nazionali, rafforzando in particolar modo la sorveglianza nella vasta area del Mediterraneo per la sicurezza della dimensione marittima comune dell'Italia, dell'Europa e dell'Alleanza Atlantica".