CAGLIARI. Nel tardo pomeriggio di sabato un sistema temporalesco si è innescato a est di Cagliari sui monti dei Sette Fratelli muovendosi poi lentamente verso il capoluogo sospinto dalle correnti in quota orientali. In città la precipitazione ha assunto da subito intensità di nubifragio scaricando accumuli ragguardevoli ma in linea con i recenti fenomeni osservati negli ultimi anni. I valori oscillano tra i 25 mm e i 35 mm registrati tra le 18,35 e le 19,15.
Il temporale, sfruttando una convergenza di brezze nei bassi strati e l’ostacolo orografico imposto dai monti del Sulcis, ha poi conosciuto una esplosiva intensificazione sul Capoterrese ed è proprio in questo settore che l’evento ha raggiunto carattere di eccezionalità. L’immagine satellitare ci dà una chiara idea della potenza raggiunta dalle correnti ascensionali interne al temporale, capaci di spingere la colonna convettiva e le nubi cumuliformi fino alla tropopausa, dove le temperature scendono fino a -65°C, e occasionalmente per qualche istante fino alle prime centinaia di metri della stratosfera (overshooting top) raggiungendo quindi l’incredibile altezza di poco superiore ai 13 km.
Tra i più alti di sempre, in rapporto all’intervallo di tempo, anche gli accumuli pluviometrici registrati nella stazione dell’Idrografico di Santa Lucia di Capoterra. Si segnalano 15,6 mm in 5 minuti tra le 19,17 e le 19,22, 28,8 mm in 10 minuti tra le 19,12 e le 19,22 per un totale di ben 81 mm in soli 40 minuti, tra le 18,50 e le 19,30.