CAGLIARI. Ci sono le firme di due ministri, quello della Difesa Roberta Pinotti e del collega all'Ambiente Gian Luca Galletti. Ma degli atti concreti adotatti in seguito a quei documenti che promettevano costanti controlli ambientali sui poligoni della Sardegna (e non solo) non c'è traccia. Eppure sono passarti due anni dalla sottoscrizione. Il senatore sardo del Movimento 5 Stelle, Roberto Cotti, però ha la memoria lunga. E vuole andare fino in fondo. Stufo di presentare interrogazioni per le quali non riceve rispostra ("perché sanno di passarla liscioa") ha deciso di usare un altro strumento, quello dell'accesso civico. Per dimostrare che i buoni propositi sono rimasti solla carta e i protocolli (ce n'è uno anche sottoscritto con l'Isprta, Istituto superiore di controllo ambientale) erano solo, a suo dire, chiacchiere al vento.
Cotti si rivolge anche al presidente della Regione Francesco Pigliaru, che proprio ieri ha annunciato un imminente vertice col presidente del consiglio Paolo Gentiloni, per affrontare le varie vertenze che riguardano la Sardegna. Nell'elenco stilato dal goverbator, però, manca il capitolo servitù militari, nonostante un ordine del giorno unitario del consiglio regionale che ne chiedeva la riduzione. "Sono passati oltre tre anni", attacca il senatore grillino, "Risultati ? Zero. Allora, caro presidente Pigliaru, sulle servitù militari cerchi di tornare a casa, il prossimo 9 novembre, con qualcosa di concreto. E che non siano le solite chiacchiere. Il tempo sta scadendo. E il M5S non le darà tregua".