CAGLIARI. Tonno carlofortino batte amatriciana tre a zero. Sono ben tre i ministri dei Trasporti del G7 di Cagliari che hanno deciso di snobbare il catering ufficiale del summit affidato all’enoteca romana La Torre - la stessa che ha curato il buffet per i 40 anni di Francesco Totti a Tor Crescenza - per assaggiare le specialità sarde. Per farlo, hanno deciso di sedersi al tavolo di uno dei più famosi ristoranti dell’Isola, il locale di Luigi Pomata, che si trova esattamente di fronte alla ex Manifattura tabacchi, sede dei lavori.
Ma la cosa che inorgoglisce di più lo chef di origine carlofortina è che ognuno dei tre ministri in questione – l’americana Elaine Lan Chao, l’inglese Chris Grayling e l’italiano Graziano Delrio – aveva optato per Pomata senza sapere degli altri: “La segretaria di Stato ai Trasporti statunitense aveva addirittura prenotato tre giorni fa – racconta Pomata – mentre il segretario inglese e il ministro Delrio hanno prenotato questa mattina”.
Sul menù, i tre titolari dei trasporti hanno lasciato mano libera allo chef, che ha voluto far assaggiare ai prestigiosi ospiti la specialità della casa intitolata a suo padre, le famose “linguine alla Nicolò” con tonno, capperi, olive e pecorino al profumo di limone. Il pranzo è poi proseguito con altri piatti forti della sua cucina: “Gli ho fatto assaggiare una verticale di tonno – racconta - ventresca riserva 15 anni, polpo arrostito con farinata, filetto di tonno con melanzane agli agrumi e come dessert cannoli con fior di ricotta e gelato al miele”.
A fine pranzo, Pomata ha raccolto i pareri entusiasti dei tre ministri, che si sono complimentati con lo chef con grande “trasporto”. “È stato un pranzo fantastico” ha commentato l’americana Chao prima di rientrare all'hotel Regina Margherita, quartier generale dei ministri per la due giorni di incontri internazionali.