SASSARI. "Nulla di vero". Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, questa mattina a Sassari, liquida così l'ipotesi che la Sardegna venga scelta come sede del deposito unico delle scorie nucleari: l'iter per l'individuazione del sito è in corso, resta il massimo riserbo (in ritardo di anni e anni), le voci allarmate continuano a sollevarsi. L'ipotesi in teoria non potrebbe essere smentita, ma nemmeno confermata. Perché il governo ha detto più volte che tutte le regioni, potenzialmente, potrebbero ospitare l'immondezzaio nucleare. Ma il rappresentante dell'esecutivo smentisce che la scelta sia già ricaduta sull'Isola. A sostenere il contrario è invece il deputato di Unidos Mauro Pili, che proprio stamattina ha tenuto una conferenza stampa per annunciare una serie di mobilitazioni contro l'ipotesi che la Sardegna diventi la pattumiera nazionale delle scorie radioattive. La Cnapi (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee) deve ancora essere condivisa con la popolazione: il governo ne ha rinviato la pubblicazione in continuazione. Ma la scadenza si avvicina di nuovo.
Deposito unico delle scorie nucleari in Sardegna? Il ministro: "Non c'è nulla di vero"
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