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"Squalificato perché correvo col passeggino": polemica dopo la maratona di Cagliari

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(Foto di Sonia Siddi)

CAGLIARI. Bellissima gara, bravi tutti, pessima la Fidal. A due giorni dalla gara è ancora amareggiato Luca Mattavelli, runner di Vimercate (Monza), che domenica scorsa ha preso parte - insieme ad altri quattromila appassionati - alla decima edizione della mezza maratona di beneficenza CagliariRespira. Arrivato al traguardo del campo Coni, Luca è stato squalificato dalla gara, con tanto di cartellino rosso sventolato in faccia. La sua colpa? Aver corso con lo stroller, il passeggino da running, con a bordo la sua piccola Aurora. "Non ho parole, questo è il modo in cui la Federazione Italiana di Atletica Leggera promuove lo sport nel nostro paese - si sfoga su Facebook il runner brianzolo - È ora di cambiare qualcosa e di svecchiare dei regolamenti a dir poco assurdi, ghettizzanti ed offensivi".

Nel regolamento Fidal, in effetti, non figurano prescrizioni o divieti in proposito. E di esempi di corridori in stroller in giro per il mondo se ne trovano non pochi. Il 16 ottobre del 2016 il runner canadese Calum Neff durante la Scotiabank Toronto Waterfront Marathon ha battuto il record maschile di corsa con passeggino - che ancora detiene - con un tempo di 2 h 31' 22''. Forte di questa tradizione, domenica scorsa Luca si è presentato ai blocchi di partenza di viale Diaz posizionandosi in coda al gruppo per non intralciare la corsa degli altri partecipanti. Arrivato al traguardo, l'amara sorpresa. Ora Luca è tornato a casa e aspetta la pubblicazione della classifica ufficiale: solo allora capirà se la Fidal sarà nel frattempo tornata sui suoi passi.