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"Non vaccinati sulle navi, Sardegna come la Sicilia": ma sicuri che sia realizzabile?

traghetto

CAGLIARI. "La Sardegna deve fare come Sicilia e Calabria": questo l'appello di tre parlamentari sardi (Corda, Cabras e Vallascas di "L'alternativa c'è", ex M5s), condiviso da tanti non vaccinati. Cosa hanno hanno il governatori Nello Musumeci e Roberto Occhiuto? Con ordinanza hanno permesso l'attraversamento dello stretto di Messina, a bordo dei traghetti, anche a chi non ha il green pass rafforzato: basta il tampone. Una sfida quindi alle regole imposte dal governo, che non ha concesso alcuna deroga alle isole maggiori, nonostante lettere e appelli del presidente della Regione siciliana. 

E la Sardegna? Non si hanno notizie, al momento, di preparazione di ordinanze in tal senso. E forse c'è una ragione. Perché in questo caso una frase fatta rappresenta alla perfezione la vicenda:  tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Più o meno vasto.  

Perché al di là di comunicazioni e titoli, ci sono i contenuti. E le due ordinanze, siciliana e calabrese, precisano che "ai soggetti che si avvalgono delle navi aperte per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina a bordo di autovetture o di altro mezzo di trasporto è fatto divieto di abbandonare il mezzo medesimo per tutto il tempo della traversata. Se si tratta invece di pedoni, gli stessi sono obbligati a permanere negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, restando al contrario inibito l’accesso ai locali chiusi". Quindi, i non vaccinati devono stare in auto o all'aperto. 

Il tempo di traversata dello Stretto dura circa 20 minuti sulla rotta Rada San Francesco - Villa San Giovanni e 45 minuti per e dal porto di Tremestieri.  Da e per la Sardegna ci vogliono minimo 12 ore, che sarebbero da trascorrere in garage, chiusi in auto.  O all'esterno. Di notte. Al freddo. D'inverno (non che d'estate di sera fuori si stia magicamente...).