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Volontario del 118 arriva sul luogo dell'incidente: c'è la sorella, cerca di rianimarla ma lei muore

Francsc-o-Ilaria

SALERNO.  Francesco Bove ha 18 anni ed è un giovanissimo studente di scienze infermieristiche, volontario del 118. La notte di Capodanno, come altre volte in passato,  accorre con la sua squadra di soccorritori sul luogo di un incidente a Pellezzano, provincia di Salerno. Risulta che un giovane di 18 anni e la passeggera di 15 che viaggiavano su uno scooter hanno improvvisamente perso il controllo del mezzo e sono finiti contro un palo.

Hanno chiamato loro i soccorsi, ma le loro condizioni sono critiche.  Quando arriva, Francesco ci mette qualche secondo per capire che il corpo esanime della ragazzina sull’asfalto è quello di sua sorella Ilaria, che lui chiama affettuosamente Picky. Il diciottenne tenta disperatamente di rianimarla. Ci prova in tutti i modi. Ma per lei, e per il fidanzato Nicholas, non c'è nulla da fare. 

Francesco, disperato, ha poi affidato tutto il suo dolore ad un lungo post su Facebook: “Nessun corso, nessuna esercitazione, nessuna simulazione sono in grado di prepararti per una cosa del genere… Ironia della sorte, io penso (?). Nessuna esperienza sul campo ti potrà preparare ad incrociare le mani sul torace del sangue del tuo sangue per iniziare a scaricare con tutta la forza, e con tutta la rabbia, che hai in corpo... L'adrenalina prende il sopravvento, i secondi diventano minuti lunghissimi e interminabili mentre conti… 1,2,3… Fino a 30. Prendi fiato, cerchi di tenere il ritmo come ti hanno insegnato fra una compressione e l'altra... Ma ormai non c'è nulla da fare. Ironia della sorte nessun protocollo, applicato a menadito su centinaia di interventi, potrà dirti che il sangue delle tue ginocchia rotte sull'asfalto freddo dovrà mischiarsi con quello di chi per te non è un paziente come gli altri... Scusa Ilaria, ci ho provato… Perdonami, ovunque tu sia… Non dovevi salirci su quel motorino, te l'ho detto mille volte, ero più contento quando mi rompevi che dovevo portarti a destra e a manca, ma almeno eri con me. Ormai il guaio l'hai combinato.. Uno dei tuoi tanti guai.. Ma questo non si può riparare. Io ora sento solo freddo. Ciao Picky, ti voglio bene. Il tuo fratellone”.