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Cagliari, pizzeria chiusa ma fuoco del forno acceso: "La fiamma non deve mai spegnersi"

Pizzeria-Belvedere

 

 

CAGLIARI. Il fuoco della speranza non deve mai spegnersi. E nemmeno quello del forno di una pizzeria come si deve: "Una volta alla settimana, anche più spesso, riattivo la fiamma. Certo, non porto alla stessa temperatura che mi servirebbe per cuocere, ma non voglio che il forno si "ghiacci", per non avere problemi quando ripartiremo".

Franco Marras è il titolare della pizzeria da asporto Belvedere di via Pitzolo,  a Cagliari. Ha abbassato le serrande quando sono entrate in vigore le restrizioni imposte dall'epidemia di coronavirus. La sia attività è ferma. "E non me la sono sentita di far andare i ragazzi a consegnare a domicilio. Lavorano con me in due, uno ha la moglie incinta. Non sapevamo a casa di chi sarebbero andati", spiega Marras, "ho preferito tutelare la loro salute e quella dei clienti. E ho chiuso". In attesa di ripartire: "Anche se mi chiedo perché a noi no sia stata data la possibilità di lavorare come è successo per panetterie, market e altre attività: i clienti sarebbero potuti rimanere all'esterno, in attesa, come succede per altri negozi. Ora è così. Speriamo di avere presto notizie". Intanto il pizzaiolo non fa spegnere la fiamma: "Un po' di legna che brucia, anche a vuoto, non è una grande perdita". Ma ha un enorme valore simbolico. 

La storia era stata raccontata su Facebook dal giornalista de L'Unione Sarda Francesco Abate.