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Ma davvero Michela Murgia ha detto che i testi di Battiato sono delle "minchiate"? Sì, ma...

 

 

CAGLIARI. Ma davvero Michela Murgia ha detto che i testi di Franco Battiato sono delle "minchiate"? Sì, lo ha detto: stava recitando una parte. Contrapposta a quella di Chiara Valerio, che nel format online "Buon vicinato" fa da contraltare alla scrittrice sarda. Un esercizio dialettico, in un format appunto, che prevede che le due vicine si confrontino su un tema. Portano avanti una tesi.

"È che quando abbiamo lanciato la monetina a me è toccata la parte della cattiva, io che Battiato lo adoro", spiega la Murgia in riferimento alla puntata sul cantautore siciliano, "ma ovviamente la mia fatica nel parlarne male non è nemmeno paragonabile a quella che sta facendo chi crede che sia tutto reale". In più la puntata è stata trasmessa il primo aprile. Un pesce, quindi. In parte. Ma hanno abboccato tutti. Tantissimi hanno attaccato la scrittrice. E se è stato raggiunto l'obiettivo di far parlare della trasmissione forse, viste le indubitabili capacità comunicative, sarebbe bene anche illustrare meglio le finalità del dialogo tra amiche. Perché se capisce male una marea di gente, con var livelli di istruzione e di capacità di comprensione della parole, il problema potrebbe essere altrove. 

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