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BRESCIA. Guai per Massimo Cellino: il presidente del Brescia in questi giorni è nel mirino della Procura Federale a causa di presunte irregolarità nei pagamenti di stipendi e contributi da parte del club.
Come riporta la stampa locale, infatti, la società lombarda avrebbe utilizzato crediti d’imposta inesistenti per coprire una parte di imposte dovute. Una situazione che sta generando del caos all’interno del campionato di Serie B, con due partite di play out, in programma per oggi 19 maggio e 26 maggio, attualmente posticipate. Ora il club biancazzurro, che il 13 maggio aveva festeggiato la salvezza dopo la vittoria casalinga contro la Reggiana per 2-1, rischia la retrocessione in Serie C. “A seguito delle notizie di stampa emerse in data odierna e dell’avviso di conclusione delle indagini ricevuto dalla F.I.G.C. per presunte irregolarità nei pagamenti, Brescia Calcio S.p.a. comunica che ricorrerà in qualsiasi sede sportiva e, qualora necessario, extra-sportiva, per tutelare la propria posizione ritenendo di aver adempiuto correttamente alle scadenze federali e di aver agito in conformità alle norme statali e sportive”, si legge in un comunicato diramato dal club.