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Verso Como-Cagliari, Nicola: "In trasferta anche Vinciguerra e Pintus, prima ci salviamo meglio è"

 

 

Vinciguerra-e-Davide-Nicola- 

CAGLIARI. "Prima ci salviamo meglio è, ma non dobbiamo essere frenetici". Queste le parole di Davide Nicola, allenatore del Cagliari, alla vigilia di Como-Cagliari, in campo sabato alle 15.
La gara contro il Como è stata preparata come le precedenti: non è l’ultima, ne mancano ancora tre alla fine della stagione, pertanto ogni gara ti dà l’opportunità di raggiungere il nostro obiettivo. Prima sarà conquistato e meglio sarà, ma al contempo non dobbiamo farci prendere dalla frenesia. Dobbiamo essere consapevoli di questo. Sarà un’altra gara difficile, contro un avversario di valore, da approcciare nel migliore dei modi”, dice il tecnico facendo sapere che oltre Mina mancherà anche Coman a causa di un problema al tendine. Per la trasferta di Como saranno convocati anche Nicola Pintus e Alessandro Vinciguerra, dalla Primavera di Pisacane.

L’avversario
“La proprietà del Como, al pari del suo allenatore e dei calciatori che ha ingaggiato, si è affacciata alla Serie A in maniera prepotente. Noi li abbiamo affrontati già in due occasioni, la prima nel precampionato estivo in amichevole, poi nel girone di andata. Le idee ci sono state sempre, poi hanno alzato il tasso tecnico dei calciatori e adesso è diventata una squadra piacevole da vedere, hanno fatto un grande lavoro. È la dimostrazione che le idee e le qualità vanno di pari passo”.

Che sfida sarà?
Il Como, è una squadra che ha una grande qualità di palleggio, gioca prevalentemente corto, prepara molto l’azione con grande qualità, gioco posizionale, interscambi e rotazioni. Costruiscono da dietro in base a come vengono attaccati. È una squadra che ti costringe anche a cambiare il tuo modo di stare in campo nel corso della gara: amano giocare e cercano di farlo attraverso una coralità. Sono molto tecnici, hanno abilità nell’uno contro uno, sanno difendersi anche con una linea alta. Hanno almeno cinque calciatori di assoluto livello e sono in grado di mettere in difficoltà qualsiasi squadra”. 

Gestione delle energie
“A tre gare dalla fine gli acciacchi un po’ si sommano: a parte Mina, che continua il suo recupero, non ci sarà Coman, alle prese con un fastidio al tendine d’Achille, speriamo di recuperarlo per le prossime. Dovremo valutare Jankto e Kingstone per un problema alla caviglia, e Luperto, non al meglio: verrà comunque con noi, ma non correremo dei rischi. Stiamo gestendo i carichi di lavoro di Pavoletti e Gaetano, ad entrambi va fatto un plauso particolare: Leo con il suo spirito è trainante per il gruppo, Gianluca va ringraziato perché sta gestendo in maniera oculata le sue condizioni, mettendosi sempre a disposizione. Dalla Primavera avremo Pintus e Vinciguerra, ne abbiamo bisogno. Andremo a Como rispettando l’avversario ma per fare la nostra partita, con la convinzione che giocando di squadra potremmo dire la nostra”. 

Soluzioni tattiche
“Con tre centrocampisti di ruolo non puoi stare in campo in tanti modi: o applichi una linea difensiva a tre con due esterni o giochi con un 4-3-3 ma noi non abbiamo quelle caratteristiche. O puoi giocare con un centrocampo a rombo e, di fatto, concedi l’ampiezza agli avversari, ma è raro vedere una squadra in A che occupa il campo in questo modo. Valuteremo le condizioni migliori per esprimere noi stessi, con qualche cambio rispetto alla scorsa gara. Il Cagliari potrà manifestare la sua identità a Como, stando comunque attenti ad una squadra che può essere molto pericolosa: massima attenzione, soprattutto in alcune circostanze chiave, che è un po’ quello su cui stiamo lavorando da tempo, senza rinunciare mai a giocare. La nostra è una squadra al suo secondo in A, con molti effettivi che sono all’esordio o stanno costruendo la loro carriera in questa categoria. Mi unisco a quanto detto da Velasco in settimana: con i giovani bisogna avere sempre tanta pazienza, sostenerli e accettare gli errori. Secondo me, se riesci ad accompagnarli da questo punto di vista, ti ritrovi poi dei calciatori che possono diventare molto importanti per il futuro. Siamo in crescita, la costruzione di questa squadra è stata oculata e sta portando dei risultati”. 

I singoli
“Non avevo dubbi su Palomino, sull’uomo e sull’atleta, anche se arrivava da mesi di inattività. Era abituato a giocare con l’uomo come punto di riferimento, ma grazie alla sua intelligenza si è adattato al nostro modo di difendere, in cui lavoriamo su uomo e spazio. Ha dimostrato tutta la sua professionalità. Luvumbo? Zito ha caratteristiche per giocare sull’esterno, dove si esprime meglio, ma è anche utile come seconda punta con capacità di conquista dello spazio. In base alle partite si decide la posizione, anche quando gioca esterno ha compiti di andare a supporto della punta. Zito sta facendo del suo meglio ed è molto migliorato, e sono convinto possa farlo ancora”.