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Governo, Cappellacci e Pittalis attaccano: "Conte marziano, grave amnesia sulle Isole"

Pittalis-Cappellacci-Montecitorio

ROMA. “Nel passaggio dalla campagna elettorale al Governo il movimento cinque-stelle, che esprime il presidente del Consiglio, dimentica il Sud e le isole”. Così Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis, deputati di Forza Italia, sono intervenuti sulle dichiarazioni programmatiche del presidente Conte. “Chi, come noi, ha ascoltato le sue parole senza pregiudizi, è rimasto deluso perché si è trovato dinanzi ad un’approssimazione e una superficialità disarmante su tutti i temi toccati, che possono essere spiegate solo con una profonda incompetenza. Ogni volta che ha tentato di  approfondire gli argomenti Con è sembrato una creatura a metà tra un marziano ed uno che passa lì per caso. In più, fatti salvi i tardivi e goffi tentativi di recupero, il  presidente non ha trovato nessun cenno al Sud del Paese e neppure alle isole. Né è sufficiente – proseguono gli esponenti azzurri- un vago riferimento alla ‘salvaguardia’ delle Regioni speciali. Le autonomie sono state gravemente mortificate negli anni del Governo del partito democratico e chi si propone come ‘alfiere del cambiamento’ non può limitarsi ad una conferma dello status quo. La Sardegna, per esempio, si è vista scippare oltre 4 miliardi con il trucco degli accantonamenti e cifre ancora più alte con un ‘accordo-patacca’ Stato-Regione, che ha chiuso la questione delle entrate fiscali a vantaggio dello Stato centrale, in spregio allo Statuto e alle sentenze della Corte Costituzionale per noi favorevoli. Nessun cenno nel programma di Governo alla questione trasporti, alle conseguenze del nuovo monopolio Moby-Tirrenia, alla continuità aerea mortificata e appesa ora ad una precaria proroga. Su questi ed altri temi le dichiarazioni non sono per nulla soddisfacenti. Ora – concludono i due deputati- conteranno i fatti e su questo piano eserciteremo una sana opposizione propositiva, con la testa ed il cuore nell’interesse della nazione e in particolare dei territori più svantaggiati”.