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CAGLIARI. La prossima settimana la federazione Uefa prenderà una decisione in merito all’esclusione di Israele dalle competizioni. Sarebbero già diversi i membri del comitato esecutivo favorevoli a questa posizione.
La possibile decisione nasce da quando un gruppo di consulenti delle Nazioni unite ha chiesto alla Uefa e alla Fifa l’espulsione d’Israele dato il genocidio a Gaza. Stando a quanto riferito dal Times la Uefa ha dichiarato che prenderà una decisione a breve e che la maggioranza dei membri della federazione siano d’accordo con la sospensione. Questo sottolineando anche che la Russia è stata esclusa dalle competizioni europee dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022.
Ad agosto, la Uefa aveva esibito uno striscione durante la finale di Supercoppa tra Paris Saint-Germain e Tottenham Hotspur, con la scritta "Smettete di uccidere i bambini, smettete di uccidere i civili". Il Times ha inoltre riportato il mese scorso che diversi club europei avevano chiesto alla Uefa se ci fosse un modo per evitare di giocare contro avversari israeliani. Una sospensione di Israele da parte della Uefa aumenterebbe la pressione sulla Fifa affinché segua l'esempio. Tuttavia, l'organo di governo del calcio mondiale si trova in una posizione difficile a causa dello stretto rapporto tra il suo presidente, Gianni Infantino, e Donald Trump. Il presidente Trump e la Casa Bianca sarebbero molto contrari alla prospettiva che Infantino e la Fifa sospendano Israele prima della Coppa del Mondo del prossimo anno, in programma negli Stati Uniti, in Messico e in Canada.
“Lo sport deve respingere la percezione che tutto proceda come se nulla fosse cambiato", hanno aggiunto gli esperti delle Nazioni Unite. "Gli organismi sportivi non devono chiudere un occhio sulle gravi violazioni dei diritti umani, continuano gli esperti, soprattutto quando le loro piattaforme vengono utilizzate per normalizzare le ingiustizie. Siamo chiari sul fatto che il boicottaggio deve essere rivolto allo Stato di Israele e non ai singoli giocatori. Abbiamo sempre sostenuto che i singoli individui non possono sopportare le conseguenze delle decisioni prese dal loro governo, quindi non dovrebbero esserci discriminazioni o sanzioni contro i singoli giocatori a causa della loro origine o nazionalità. Le squadre nazionali che rappresentano stati che commettono gravi violazioni dei diritti umani possono e devono essere sospese, come è accaduto in passato".
Si dovrà comunque aspettare la prossima settimana per avere informazioni più chiare e scoprire se nell’effettivo Israele verrà esclusa dalle competizioni come richiesto.