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Mattia Del Zotto, omonimo del killer del tallio bombardato di messaggi: "Basta, non sono io"

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IL CASO. Lui vive a Casatenovo, i delitti sono avvenuti a Nova Milanese. Ma per Mattia Del Zotto da stamattina è iniziato un incubo: è omonimo del giovane di 27 anni  arrestato per aver avvelenato  con il tallio otto persone, tre delle quali sono morte. Il giovane è ritenuto responsabile del triplice omicidio della zia Patrizia Del Zotto (63 anni) e dei nonni paterni Giovanni Battista Del Zotto (94 anni) e Gioia Maria Pittana (91 anni). La 63enne e l’anziano padre erano morti per primi, il 2 ottobre; pochi giorni dopo, il 13, si era spenta anche la madre. Si era pensato a un collegamento con dei piccioni presenti nella casa, Invece il responsabile era Mattia, che li ha avvelenati con il tallio. L'inchieste è durata mesi, ora è arrivata la svolta. Con il giovane che a chi lo ammanettava ha detto: "Volevo punire soggetti impuri". 

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La notizia ha fatto il giro d'Italia, e non solo. Il nome è rimbalzato su tutti i pc, gli smartphone e le televisioni. E in tanti, troppi, hanno provato a mettersi in contatto con il killer attraverso facebook. Solo che c'è un problema: il ragazzo è in arresto, non può comunicare. C'è passato un altro Mattia Del Zotto, di Casatenovo. Un omonimo. Che è stato costretto a scrivere: "Vorrei specificare che, ovviamente, NON SONO IO la persona di cui si sta parlando in queste ore sui giornali. Quindi pregherei tutte le persone che provano a mettersi in contatto con me per questo motivo di smetterla sia con le richieste di amicizia che con i messaggi privati. Siete delle persone senza una morale, semplicemente perché non avete l’intelligenza di capire quando certe cose non devono essere fatte sopratutto nei riguardi della famiglia di queste persone che stanno passando un momento tremendo. Grazie".