ROMA. Il coprifuoco ha portato al primo strappo all'interno del governo: il premier Mario Draghi non si aspettava che la Lega si astenesse dalla votazione del nuovo decreto e quel messaggio arrivato sul suo cellulare - mittente Matteo Salvini - non è stato di suo gradimento: "È un precedente grave", ha commentato stizzito durante la riunione del Consiglio dei ministri. L'sms del leader leghista diceva: "Sono pronto a non votare il decreto se il coprifuoco non sarà spostato alle 23". Messaggio che ha creato imbarazzo in Giancarlo Giorgetti, che aveva garantito il voto a favore del Carroccio e invece è stato poi smentito. E ora la tensione a Palazzo Chigi è tangibile.