GENOVA. Il medico le aveva asportato un neo - effettuando l'operazione nell'agriturismo gestito da un "santone" - senza i dovuti accertamenti istologici. Da lì l'inizio della fine: prima si sarebbero sviluppate le metastasi e poi, alla fine, la morte. Protagonista, e purtroppo vittima, una giovane ragazza. È quanto hanno ricostruito i carabinieri del capoluogo ligure, che hanno arrestato il dirigente medico di chirurgia generale dell'ospedale di Manerbio, nel bresciano, Paolo Oneda, e il presidente e guida spirituale del centro olistico "Anidra" di Borzonasca Vincenzo Paolo Bendinelli. La notizia è riportata oggi su La Repubblica. La vittima, secondo quanto accertato dai militari del Nucleo Investigativo, si era avvicinata al centro e alle scienze olistiche già da molti anni e lavorava lì come insegnante di yoga. Dopo la sua morte i familiari hanno denunciato che la donna, nell’ottobre del 2018, aveva subìto un intervento, in quel centro, per l’asportazione di un neo verrucoso sanguinante. Nel corso dei mesi successivi la giovane, aveva sofferto di dolori lancinanti, ma gli indagati l'avevano rassicurata, togliendole tempo prezioso per un adeguato trattamento medico.