Italia e mondo

Gigantesco colpo da 120 milioni sulle cryptovalute, preso l'hacker italiano

BitCoin

FIRENZE. È un trentaquattrenne fiorentino, secondo la polizia postale, l'autore del più grande attacco cyber-finanziario d'Italia, uno dei più grandi al mondo, messo a segno nel settore delle cryptovalute: l'hacker avrebbe creato un buco di 120 milioni sulla piattaforma informatica "Bitgrail", con una truffa ai danni di 230mila risparmiatori

 L'uomo è accusato di frode informatica, auto-riciclaggio e bancarotta fraudolenta.  La complessa e delicata indagine svolta dal compartimento di Firenze, con la collaborazione dei finanzieri in servizio presso la Procura fiorentina è stata avviata nel febbraio del 2018, a seguito di una denuncia presentata da F.F., amministratore unico della piattaforma di exchange, relativa al furto di un'ingente somma della cryptovaluta denominata "NANO" XRP per un controvalore di circa 120 milioni di euro, realizzato sfruttando un bug del protocollo Nano ed effettuando illecite transazioni, tutte relative a gennaio 2018. L´uomo, già noto agli investigatori quale fornitore di moneta virtuale Bitcoin (BTC), nonostante una apparente condotta collaborativa, sin dalle prime dichiarazioni ha indotto gli inquirenti a non escludere un suo coinvolgimento nella vicenda, soprattutto dopo una serie di dichiarazioni contrastanti e contraddittorie anche da parte e dei suoi soci collaboratori.