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Iacopo Melio è consigliere regionale: successo per il paladino delle lotte in favore dei disabili

Iacopo-Melio

 

 

FIRENZE. Ce l'ha fatta. Iacopo Melio, 28 anni, fondatore della onlus "Vorrei prendere il treno", in prima linea per le battaglie in favore di chi soffre di disabilità e per i diritti civili - per questo nominato Cavaliere al merito della Repubblica per mano del presidente Sergio Mattarella - è diventato consigliere regionale in Toscana. Il giovane Melio ha incassato 11.233 preferenze: era capolista nel Pd, a sostegno del candidato di centrosinistra - eletto presidente - Eugenio Giani. 

Ecco il suo post di ringraziamento. 

11.233 persone sono uscite di casa per mettere una croce accanto al mio nome, rendendomi il candidato più votato del collegio più importante della Toscana, quello di Firenze. E già questo, se mi fermo a pensarci, mi sembra incredibile. Perciò GRAZIE.

11.233 persone, però, hanno fatto ancora di più: mi hanno affidato i loro sogni e le loro speranze dandomi fiducia, e la fiducia è uno dei beni più preziosi che si possa cedere a qualcuno.
La stessa che mi ha dato il Partito Democratico, assegnandomi il ruolo di capolista: al Partito, e ai tanti compagni che mi hanno accolto a braccia aperte, va il secondo GRAZIE.

In tanti, da tutta Italia, mi avete chiesto in questi anni di rappresentare un “cambiamento”: per il bene del mio territorio, per le persone che lo vivono e per la Politica tutta, dando un segnale che scuotesse i cuori e le teste di chi aspetta di ritrovare l’entusiasmo perduto.
Quel segnale è arrivato stanotte, con una gentilezza prepotente, facendosi spazio a testa alta. È arrivato con una forma di amore incondizionato, il vostro, che nemmeno pensavo potesse esistere così. A voi il terzo immenso GRAZIE, perché siete la seconda famiglia che non ho scelto ma che ci siamo costruiti.

Sono stati due mesi devastanti. Non esagero, “devastanti” è il termine giusto. Fisicamente ed emotivamente.
Mi sono ritrovato in mezzo a una maratona in salita, ho schivato ostacoli, perso qualcuno per strada, sono caduto e mi sono sbucciato, ho sbagliato strada e ho affrontato la pioggia. Alla fine, però, l’obiettivo non si è mai sfocato nella mia testa: fare UN SALTO AVANTI, insieme alle storie di chi ho scelto di caricarmi sulle spalle, nel rispetto di quelle idee e valori che ho sempre indossato con orgoglio.

Ma come per ogni risultato sopra le aspettative, non sarebbe stato possibile un simile traguardo senza centinaia di braccia e di gambe pronte a sorreggermi: a nessuno di loro darò un nome, perché sicuramente dimenticherei qualcuno, ma i volontari che mi hanno accompagnato in questa campagna elettorale unica in Italia, totalmente online, rappresentano l’insegnamento più bello di questa vittoria. Perché da soli non si va da nessuna parte, chi fa buona politica lo sa bene, e perché insieme si può sognare più forte. A loro il quarto, spalancato, GRAZIE, da abbracciarli tutti quanti.

E poi alla mia famiglia, che mi ha sopportato nelle notti in bianco. E mia sorella, che stanotte ha fatto le tre, controllando lo spoglio al posto mio. Perché le ansie condivise pesano di meno, e se lo hai capito a tredici anni hai capito tante altre cose.

E allora crediamoci in questo nuovo sogno chiamato “cambiamento”, che oggi è il primo passo e migliore non poteva essere.

Grazie ancora, di cuore, a tutti quanti.