ROMA. Ad aprile i consumi sono crollati del 47,6% e nonostante il rimbalzo del 10% stimato a maggio, il Pil resterà a -16% rispetto al 2019. Lo rileva l'Ufficio Studi di Confcommercio.
I settori più penalizzati sono servizi e soprattutto quelli relativi al tempo libero,turismo e intrattenimento, ma anche mobilità e abbigliamento,con "effetti dolorosi che si protrarranno ben oltre l'anno in corso". Segno positivo solo per alimentari,energia e comunicazione. Su tutto poi pesa l'eccesso di burocrazia, "male endemico" del Paese.