CAGLIARI. Cagliari e Oristano come Atlantide nel 2100. Non è una profezia di Nostradamus, ma la previsione degli scienziati dell'Enea. Secondo i risultati di uno studio presentato dai ricercatori del laboratorio Modellistica Climatica e impatti dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile e pubblicato sulla Quaternity Science Review lo scorso febbraio, da qui ai prossimi 85 anni l'Italia perderà 5500 chilometri quadrati di pianure costiere. A causare l'allagamento dello Stivale e delle sue Isole maggiori, due fattori concatenati: da un lato l'effetto serra, con il conseguente innalzamento delle temperature che - provocando lo scioglimento dei ghiacciai andrebbe a determinare l'innalzamento del livello del mare di 28-60 centimetri, dall'altro i movimenti tettonici del pianeta.
L'Italia nel 2100, secondo l'artista e disegnatore di mappe Martin Vargic alias Jay Simons. pic.twitter.com/5MUh3z3hcs
— Claudio Riccio (@claudioriccio) August 9, 2017
Delle quattro aree geografiche maggiormente a rischio, due si trovano in Sardegna: il Golfo di Cagliari e quello di Oristano, entrambi a rischio di erosione completa. A mostrare graficamente questa possibile trasformazione del Belpaese è la mappa disegnata dall'artista Martin Vargic (sopra).
Così cambierebbe la geografia costiera di Cagliari secondo i ricercatori coordinati da Fabrizio Antonioli, Research Director al Laboratorio Modellistica Climatica e Impatti dell’Enea.
Così invece il Golfo di Oristano: