CAGLIARI. Al Bobbio Film Festival trionfano i registi sardi: è il cagliaritano Gianfranco Cabiddu il protagonista della rassegna cinematografica, che si è conclusa nella serata di ieri, 5 agosto, nei chiostri di San Colombano a Bobbio, e che premia ogni anno i migliori film proposti durante il festival. L’ambito premio del “Gobbo d’oro” è andato ieri al film “La stoffa dei sogni” di Cabiddu, scelto da una giuria di giovani critici cinematografici, presieduta dal regista Marco Bellocchio.
Un film ispirato a “L'Arte della commedia” di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione de “La Tempesta” di Shakespeare, particolarmente apprezzato dalla giuria di Bobbio, che ha consegnato a Cabiddu l’ambita scultura, realizzata dall’artista piacentino Luigi Scaglioni, con la motivazione di aver utilizzato "una struttura narrativa capace di recuperare una tradizione letteraria e popolare, che trova nel teatro un veicolo di libertà in uno scenario in cui vita e rappresentazione della stessa si incontrano sul palcoscenico”. Il premio del quotidiano “Libertà” di Piacenza è andato invece all’altro cagliaritano, il regista Enrico Pau, che con il suo acclamato “L’accabadora” ha conquistato lo speciale riconoscimento, consegnato dal direttore Nicoletta Bracchi. “La ragazza del mondo” di Marco Danieli ha ottenuto il premio del pubblico, mentre il 'Gobbo Arlecchino' per miglior attore e migliore attrice è andato a Simone Liberati per 'Cuori puri' di Roberto De Paolis e a Sara Serraiocco per “La ragazza del mondo” di Marco Danieli.
Un altro grande successo per il cinema sardo e per i registi isolani Cabiddu e Pau.