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Nel governo torna la pace (fiscale): via scudo e condono penale

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ROMA. C'è l'accordo sul decreto fiscale tra M5S e Lega. Dopo due giorni di litigi e accuse incrociate per siglare la pace tra i due alleati c'è voluto un vertice a tre (il premier Giuseppe Conte e i due vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio) e il consiglio dei ministri convocato per questo pomeriggio. Alla fine è stata ribadita la linea su cui si era impuntato il leader dei Cinque Stelle: via  il condono penale e lo scudo fiscale per il rientro dei capitali all'estero, come confermato dal capo del governo. "Abbiamo approvato il decreto legge fiscale nella sua stesura definitiva", ha detto Conte. "Vengono ribadite le coordinate originarie".

"Nessuno aveva intenzione di scudare e regalare", ha spiegato Salvini. "Le polemiche di questi giorni hanno portato non a un passo indietro ma un passo avanti". Soddisfatto anche Di Maio: "Con il decreto fiscale così formulato abbiamo ribadito all'unanimità che non c'è nessuna volontà di favorire capitali all'estero né di fornire esimenti penali".