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Procura di Caltagirone condannata: non fermò il marito-killer denunciato 12 volte dalla moglie, assassinata

Tribunale-Caltagirone

 

MESSINA. "Mi ha minacciata, non so più cosa fare". E' questa l'ultima supplica di Marianna Manduca alla procura di Caltagirone, caduta nel vuoto, esattamente come le 12 denunce che aveva fatto contro il marito, Saverio Nolfo. E' lui che l'ha uccisa con sei coltellate al petto il 4 ottobre del 2007 a Palagonia. Dodici appelli fatti in soli sei mesi contro quell'uomo violento, che la vessava. Dodici grida inascoltate fino all'epilogo. Per questo motivo la Corte d'Appello di Messina ha condannato la procura di Caltagirone, riconoscendone l'inerzia.

Ora la Presidenza del Consiglio dei Ministri dovrà pagare 250 mila euro di danno patrimoniale.

L'iter per la condanna è stato lungo. Infatti, per procedere contro un magistato bisogna avere il giudizio di ammissibilità, prima rifiutato dal Tribunale e dalla Corte d'Appello di Messina ma accolto in Cassazione. Nonostante la condanna, i legali della famiglia della donna presenteranno appello. "Non è stato riconosciuto il danno morale".

La donna aveva 35 anni quando fu uccisa dal marito Saverio Nolfo, all’epoca 37enne, adesso in carcere, condannato a vent’anni per l’omicidio.