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ORISTANO. Sono stati donati ottocento libri per bambini e ragazzi alla scuola del reparto di Pediatria dell'ospedale San Martino di Oristano. L'iniziativa fa parte del progetto nazionale promosso dalla catena Giunti “Aiutaci a crescere, regalaci un libro”.
“L’ospedale – ha affermato la direttrice del reparto di Pediatria Enrica Paderi – non deve essere soltanto un luogo di cura del corpo dei nostri piccoli pazienti, ma anche della loro mente: promuoviamo la lettura fin dai primi anni e per questo abbiamo aderito al progetto promosso dalla Giunti, che ci ha permesso di raccogliere quasi mille volumi in meno di un anno che sono andati ad arricchire la nostra piccola biblioteca di reparto. Per questo vogliamo ringraziare di cuore le cittadine e i cittadini della provincia di Oristano: siamo stati letteralmente travolti da un’ondata di generosità. I libri donati sono stati così tanti da saturare in breve tempo i nostri spazi, per cui abbiamo dovuto interrompere la raccolta e chiedere alla libreria di destinare il resto dei libri a case-famiglia e comunità per bambini”.
Oggi la biblioteca della Pediatria conta migliaia di volumi per tutti i gusti e le età. “Una quantità tale da permetterci di regalare un libro a tutti i nostri piccoli pazienti in dimissione questo perché ci piacerebbe che l’esperienza del ricovero lasciasse in loro l’eredità del piacere della lettura”, ha detto ancora la dottoressa Paderi.
“La scuola di Pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano è una piccola oasi di serenità, accogliente e colorata”
Due stanze, una adibita a sala studio e lettura, l’altra tutta dedicata ai giochi, all’interno del reparto, dove i piccoli pazienti ricoverati possono trascorrere le ore libere, tra una terapia e una visita, evadendo con il pensiero dalle preoccupazioni legate alla malattia. “La scuola di Pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano è una piccola oasi di serenità, accogliente e colorata”, fanno sapere dall'ospedale. A curarla è una maestra, Remedios Cugudda, dipendente dall’istituto comprensivo 3-4 di Oristano, ma fisicamente operativa al San Martino. Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, l’insegnante coinvolge i piccoli pazienti nelle attività scolastiche e ludiche, affiancandoli nello svolgimento dei compiti o proponendo loro letture, laboratori e giochi, a seconda dell’età dei bambini.
“La missione principale della scuola in ospedale è quella di aiutare i nostri piccoli ospiti a trascorrere il più serenamente possibile l’esperienza del ricovero, a superare una diagnosi difficile e a creare per loro dei momenti di distrazione – spiega la maestra. Ma vorremmo anche che questo tempo sospeso e dilatato rappresentato dalla permanenza in ospedale fosse l’occasione per avvicinare i bambini e gli adolescenti alla lettura, che è uno strumento per arricchire il proprio linguaggio, per stimolare la creatività e per viaggiare da fermi, un’occasione tanto più preziosa in un luogo come questo nel quale si è costretti, proprio malgrado, a fermarsi. Un altro scopo della nostra scuola è provare ad avvicinare i più piccoli al piacere della lettura, facendo loro mettere da parte smartphone e tablet, che hanno effetti estremamente negativi sulla loro crescita cognitiva”, conclude la maestra.















