In Sardegna

Nuova continuità territoriale, Acli Sardegna: “Passo importante per sostenere gli emigrati sardi”

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CAGLIARI. "Le Acli della Sardegna vedono con grande interesse le proposte del nuovo progetto di continuità territoriale proposto dall’assessorato dei Trasporti qualche giorno fa". Così le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani commentano il nuovo modello di continuità territoriale annunciato dalla Regione.

"Prevede un incremento di frequenze e posti disponibili da e per Cagliari, Alghero e Olbia, verso Roma Fiumicino e Milano Linate, la creazione di una maggiore varietà di orari giornalieri, una riduzione tariffaria e l’equiparazione ai residenti estesa ai lavoratori e militari con sede stabile in Sardegna, sportivi agonisti (non professionisti), studenti universitari (fino a 27 anni), bambini e giovani dai 2 ai 21 anni, disabili e relativo accompagnatore e anziani sopra i 70 anni. Sono inoltre state estese a tutto l’anno le tariffe massime per i non residenti che si spostano per lavoro in Sardegna e introdotte nuove categorie di utenza: quella dei residenti fuori dalla Sardegna che abbiano rapporti di parentela di primo grado (genitori e figli; fratelli e sorelle), di secondo grado (nonni e nipoti abiatici: figli dei figli) o di terzo grado (zii e nipoti; bisnonni e bisnipoti) con soggetti residenti in Sardegna; chi usufruisce di congedo straordinario ai sensi della Legge 104/92 per assistere un parente residente in Sardegna e chi svolge il ruolo di tutore nei confronti di un soggetto residente in Sardegna. Tutte queste categorie pagheranno una tariffa maggiorata del 30% rispetto a quella applicata ai residenti", si legge sulla nota.

“Guardiamo con molto favore a questa proposta di continuità legata anche ai sardi o parenti di sardi che non vivono più in Sardegna", commenta il presidente delle Acli regionali Mauro Carta. "Crediamo infatti che il mantenimento di legami con la propria terra di origine sia importante e ogni tipo di agevolazione sia positiva per la ricaduta che può creare in Sardegna. Sappiamo bene, anche attraverso gli studi e le proposte che ogni anno attraverso il Comitato Regionale Emigrazione Immigrazione facciamo su questo tema, quanti problemi la comunità di sardi e loro affini residenti nel resto di Italia e nel mondo affrontano per non perder contatto con la Sardegna. Auspichiamo infine che anche per ciò che riguarda i collegamenti via mare si migliorino le condizioni di viaggio, per ciò che riguarda la frequenza, la qualità e soprattutto il costo”.