In Sardegna

Quasi 11 milioni nelle casse comunali grazie alle multe stradali: è record per i grandi centri della Sardegna

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CAGLIARI. Quasi 11 milioni di euro: questa è la cifra dell’incasso, nel 2024, dei principali sei comuni sardi grazie alle sanzioni per violazione del Codice della strada. Per la precisione i milioni accumulati sono 10.7. I dati forniti da Adiconsum Sardegna indicano una crescita dell’8% rispetto al 2023. 

Cagliari mantiene il primato con i suoi 4,34 milioni di euro, seguita da Olbia e Sassari. Impennata da capogiro per Nuoro, il comune che più di tutti ha subito questo aumento. Stando alle parole del presidente di Adiconsum Giorgio Vargiu, gli incassi sono saliti addirittura del 136% se confrontati con l’anno precedente.

Secondo Vargiu “se si analizza il valore pro-capite delle sanzioni in base al numero di abitanti, Cagliari è in testa alla classifica con una media di 40,7 euro a residente”. A seguire, Olbia con una media d’ 39 euro e Nuoro con 28,5 euro.

Attenzione, inoltre, per gli autovelox: dal 12 giugno cambieranno le regole. Innanzitutto, potranno essere installati su strade con determinate condizioni, come elevata incidentalità e difficoltà nel procedere alla contestazione immediata della violazione. Cambia anche la distanza tra i due apparecchi: 4km su autostrade, 3 km su strade extraurbane secondare e urbane di scorrimento e 500 metri su strade urbane e strade locali. 

Infine, cambia anche la distanza tra il segnale del limite di velocità e l’autovelox: “Almeno 1 km su strade extraurbane; 200 m su strade urbane di scorrimento; 75 m su altre strade” ricorda Giorgio Vargiu. 

Ma come verranno spesi questi soldi? “Altra novità – afferma Giorgio Vargiu – è il recente insediamento dell’Osservatorio sulle multe stradali istituito presso il MIT, che aiuterà a capire come i comuni spendono i soldi incassati dai cittadini attraverso le sanzioni, risorse che per legge dovrebbero andare alla sicurezza stradale ma che troppo spesso vengono utilizzate dalle amministrazioni locali per coprire buchi di bilancio”.