CAGLIARI. Creare connessioni tra passato e futuro: è il messaggio che vuole lanciare la 29esima edizione di Monumenti Aperti che andrà in scena dal 3 maggio al 9 novembre e che quest’anno si presenta sotto il titolo di “Dove tutto è possibile”. Ad aprire l’edizione 2025 con ben 800 monumenti la Sardegna, madrina della manifestazione, in 86 comuni e 19 regioni (assente solo la Valle d’Aosta). Monumenti Aperti, che farà una prima tappa ad Aritzo, poi ad Arzachena, Sassari e Tortolì, arriverà a Cagliari il 17 maggio e si concluderà a l’8 e il 9 novembre tra Puglia e Toscana. “L’affaccio a livello nazionale significato tanto per noi, essere in diciannove regioni e ed essere in città come Roma, Venezia, Torino e Palermo per noi è davvero motivo di orgoglio per un progetto che nel 1997 è partito da Cagliari”. ha detto il presidente di Imago Mundi Massimiliano Messina.
L’edizione di quest’anno, inoltre, presenta anche delle iniziative speciali come Cultura Senza Barriere e Monumenti in Musica e Spettacolo. “le iniziative speciali sono una novità di quest’anno grazie ad una partnership con Sardegna verso l’Unesco, con cui abbiamo studiato un percorso nei siti appartenenti all’attività nuragica. Abbiamo anche altre iniziative che prevedono musica all’interno dei monumenti e avremo anche Gusta la Città che permette di sposare cultura ed enogastronomia”, afferma Messina.
Come ogni anno, il fulcro principale di Monumenti Aperti sono i giovani, per un totale di 20mila tra studenti e volontari che guideranno, tramite i loro racconti, le visite.
Tra gli obiettivi della manifestazione c’è anche quello di valorizzare l’identità la storia e la cultura della nostra terra. “Camminiamo quotidianamente in un museo a cielo aperto sia in Sardegna che nel resto d’Italia e troppo spesso non ci rendiamo conto di avere questi pezzi unici. In ogni strada, in ogni paesaggio c’è l’identità del nostro popolo”, spiega il presidente del Consiglio Regionale Piero Comandini.