In Sardegna

La Regione pronta a presentare ricorso contro il "Decreto energia" del governo

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CAGLIARI. La Regione sta predisponendo il ricorso contro il ‘Decreto Energia’, che presenterà formalmente nei prossimi giorni. L'obiettivo è quello di tutelare i diritti dei sardi ad avere una soluzione definitiva e strutturale al problema energetico, tale da poter garantire un futuro adeguato al territorio e al sistema produttivo.

"La Regione ha avuto un ruolo decisivo sul tema energetico all’interno della Commissione Energia nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni – ha sottolineato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, coordinatrice della Commissione nazionale, in risposta ad alcune polemiche sollevate dall’opposizione durante il dibattito – Abbiamo guidato la Commissione ad esprimere i pareri su tutti i decreti energia, evidenziando in particolare la posizione di contrarietà, espressa da tutte le Regioni, al metodo che il Governo nazionale ha utilizzato per implementare le rinnovabili e per rispondere all’emergenza energetica nel territorio nazionale”.

“Il Governo non può accantonare la leale collaborazione istituzionale, non può venir meno ai principi che sono sanciti dalla Carta costituzionale e non può dimenticare che la materia energetica è una materia concorrente – ha aggiunto l’assessore Pili – La Regione vuole rivendicare i suoi diritti con forza in tutti i tavoli”.

“E’ innegabile che la Sardegna sia stata protagonista in tutte le occasioni in cui è stato necessario rivendicare la propria autonomia, i propri diritti e lo ha fatto in maniera concreta”, ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, coordinatore della Commissione Ambiente nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.

Intanto oggi il consiglio regionale ha approvato l'ordine del giorno contro le richieste per impianti eolici offshore, ma non all'unanimità.

Si è astenuto Valter Piscedda (Pd), altri consiglieri come Maria Laura Orrù (Possibile) hanno votato sì dopo aver fatto togliere la propria firma dal documento. 

Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) non ha sottoscritto l'odg ed è uscito dall'Aula al momento della votazione. Anche Marco Tedde (Forza Italia) ha fatto mancare la propria firma, mentre c'era quella del collega azzurro Giuseppe Talanas. Il capogruppo di Fratelli d'Italia Francesco Mura si è invece deciso solo all'ultimo momento a esprimere voto favorevole.

L'odg, comunque, impegna il presidente della Regione a intraprendere ogni possibile iniziativa con il Governo per una moratoria al rilascio delle concessioni per l'installazione a fini speculativi di parchi eolici, a proteggere il mare come bene comune riconosciuto ed identitario della Sardegna a beneficio del mondo e delle future generazioni, ad aggiornare il Piano energetico regionale e disegnare una mappa delle fonti che tenga conto delle caratteristiche peculiari dei territori, attivando a tal fine con studi indipendenti necessari e presupposti.