In Sardegna

Dal porto di Cagliari a Olbia: elettrificazione delle banchine con 7 impianti, c'è il bando

porto-cagliari

CAGLIARI. I porti di sistema della Sardegna entrano nel vivo della rivoluzione verde. È di oggi la pubblicazione, sulla piattaforma telematica di negoziazione dell’AdSP, della procedura aperta per l’affidamento della “progettazione di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione e messa in esercizio di un impianto di on-shore power supply, (cold-ironing) per l’alimentazione elettrica delle navi in sosta nei porti di Cagliari (Porto storico e Porto Canale), Olbia - Isola Bianca, Golfo Aranci, Santa Teresa Gallura, Porto Torres e Portovesme”.

Obiettivo del bando, che anticipa di qualche giorno il cronoprogramma fissato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Fondo complementare DL 59/2021 (la scadenza per la pubblicazione è prevista il 30 giugno), è, appunto, la redazione di uno studio articolato di fattibilità del complesso processo di elettrificazione delle banchine dei porti commerciali, per i quali, nello specifico della Sardegna, il PNRR ha destinato complessivamente 70 milioni e 830 mila euro di finanziamenti.

Più precisamente, il progetto, che restituirà una valutazione completa e approfondita su opportunità o eventuali criticità del cold ironing, dovrà definire le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori da porre in essere, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire, individuare, nel dettaglio, le aree interessate dal posizionamento degli impianti, le eventuali fasce di rispetto e le misure di salvaguardia, nonché le specifiche funzionali ed i limiti di spesa delle opere da realizzare, compresi quelli per eventuali interventi e misure compensative.

Numerosi gli elaborati che comporranno l’intero impianto progettuale: relazioni tecniche specialistiche, verifiche archeologiche, di sostenibilità e studi di impatto ambientale; un piano economico e finanziario delle opere che si potranno realizzare; un piano di manutenzione degli impianti e, aspetto non secondario, l’idoneità per l’ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni previste dalla normativa.

Documentazione, questa, che sarà parte integrante del successivo bando di gara per l’elettrificazione dei moli. Il criterio di aggiudicazione della procedura, la cui scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per le 12 del 25 luglio prossimo, prevede un importo a base di gara di poco superiore ad 1 milione e 818 mila euro e si baserà sull’offerta economicamente più vantaggiosa.

Una volta perfezionata la procedura di gara, l’aggiudicatario avrà 60 giorni di tempo per redigere il progetto che, a partire dagli studi preliminari interni condotti dall’AdSP, dovrà valutare la fattibilità di ben 7 impianti così suddivisi: 22 megawatt di potenza per Olbia (importo finanziato dal Pnrr pari a 21 milioni e 560 mila euro); 3 megawatt per Golfo Aranci (2 milioni e 400 mila euro); 0,6 MW per ciascuno scalo a Santa Teresa e Portovesme (500 mila euro per porto); 15 MW per Porto Torres (12 milioni e 750 mila euro); 22 MW per il porto storico di Cagliari (20 milioni e 900 mila euro) e altri 13 megawatt per il Porto Canale (12 milioni e 200 mila euro). “In anticipo sul già stringente ruolino di marcia fissato dal PNRR e dopo mesi di lavoro estremamente impegnativi per la struttura, che ringrazio, pubblichiamo il bando di gara per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica di quello che rappresenterà il salto nel futuro per i nostri porti commerciali – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Si tratta di una procedura preliminare che, attraverso la redazione di un progetto particolarmente articolato, ci restituirà un piano dettagliato di realizzazione degli impianti e un’analisi approfondita su costi e benefici per la gestione degli stessi. È una scommessa importante, fortemente sostenuta da consistenti finanziamenti governativi, sulla quale profonderemo tutti gli sforzi e le attenzioni necessarie affinchè sia adeguatamente funzionale alle esigenze dello shipping e dell’intera comunità portuale”.