In Sardegna

Al via i saldi invernali nell'Isola: "I sardi spenderanno circa 87 euro a testa"

 

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CAGLIARI. Scatta ufficialmente la stagione dei saldi invernali. Dopo Sicilia e Basilicata che sono partite ieri, domenica 2 gennaio, e Valle D’Aosta, oggi, lunedì 3, giovedì 5 sarà il turno della Sardegna e delle altre regioni d’Italia. Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio si tratta di un giro d’affari nell’Isola di 55,9 milioni, nel sud Sardegna 29,6. Lo shopping interesserà 155mila famiglie del Sud Sardegna e il 65,1 per cento acquisterà con i saldi spendendo 87 euro a persona (il numero di componenti per famiglia nell’Isola è di 2,2). 

“Si partirà con gli sconti dal 30 al 70 per cento”, spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna Giuseppe Scura, “i saldi rappresentano ancora una boccata d’ossigeno per il comparto del commercio, soprattutto se si considera che lo scorso anno in questo periodo si dovevano rispettare regole molto stringenti con la pandemia in corso e la vaccinazione appena iniziata, oggi l’emergenza sanitaria non è ancora un brutto ricordo, ma viviamo con regole meno restrittive e una campagna vaccinale ben avviata. Le chiusure imposte dal Governo hanno messo in ginocchio tantissime attività, ma hanno anche dato una spinta a tanti per affacciarsi nel mondo digitale mantenendo il tradizionale negozio”. 

Le regole per il corretto acquisto degli articoli in saldo:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.

7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.

8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi

9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;

10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente