In Sardegna

Cagliari, la festa della polizia nel ricordo degli agenti caduti in servizio

 

 

CAGLIARI. Ricorre oggi il 168esimo anniversario della fondazione della polizia. Le celebrazioni, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, si sono limitate a rendere gli onori a tutti gli appartenenti del polizia che hanno sacrificato la propria vita per tener fede al motto “esserci sempre”. Questa mattina il questore Pierluigi d’Angelo e il prefetto Bruno Corda hanno deposto una corona di alloro alla lapide commemorativa posta all’ingresso della questura di Cagliari

"Questo impegno, esserci sempre ora ancor più accentuato", spiegano dagli uffici dell polizia, "costituisce il proseguo del quotidiano contributo a tutela della cittadinanza e delle nostre famiglie, sempre profuso nella convinzione di tenere il passo, lasciando il segno in tutti gli ambiti della nostra società civile".

"La ricorrenza del nostro anniversario costituisce", continuano, "dunque, occasione per fare un bilancio dei risultati che nell’ultimo periodo sono stati raggiunti mettendo in campo strategie di prevenzione e di contrasto, sia ai fenomeni criminali che di ogni turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica".

Anniversario-polizia-di-stato

 

Sono stati organizzati nell’ultimo anno 1.546 servizi di ordine e sicurezza pubblica per i piccoli e i grandi eventi, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, in cui sono state impiegate tutte le preziose professionalità della polizia di Stato, iniziando dall’ufficio di gabinetto che insieme alla Digos compiono il certosino lavoro di pianificazione dei servizi, per rispondere alle esigenze dettagliate nei tavoli di coordinamento svolti presso la prefettura e per affrontare le problematiche che caratterizzano ogni manifestazione.

"In questo gioco di squadra", commentano dagli uffici della questura, "è stato fondamentale costruire e mantenere un costante raccordo con le amministrazioni locali interessate e con gli organizzatori degli eventi: dalla vertenza sul prezzo del latte, che ha interessato l’intera Isola dall’inizio dello scorso anno; fino ai grandi eventi, come la conferenza della società israeliana “Elbit System ltd”, che per oltre un mese ha visto transitare e soggiornare oltre 24 mila cittadini israeliani; attraverso il lavoro continuo durante tutto il campionato di calcio di serie A per rafforzare i servizi con l’impiego di donne e uomini delle Forze di Polizia, coordinati non solo presso e nelle vicinanze dell’impianto sportivo, ma anche nelle zone più sensibili della città, soprattutto il centro cittadino, e per tutto il tempo di permanenza delle tifoserie ospiti nella Provincia. In tutti i servizi è stato di fondamentale importanza il supporto del Gabinetto regionale di polizia scientifica e del XII reparto mobile “Sardegna”, contraddistintisi sempre per competenza e professionalità".

Solo nel territorio cagliaritano sono stati più di 3000 gli interventi, quasi 11.000 le persone identificate, oltre 3000 i veicoli controllati e circa 70.000 le chiamate al 113, gestite dal centro operativo telecomunicazioni della questura.

"L’attività di contrasto dei reati", affermano ancora dagli uffici della polizia, "studiata e attuata alla luce dell’analisi sugli episodi delittuosi, sia in termini quantitativi che temporali, nelle diverse zone del territorio di competenza, ha consentito, inoltre, di dare risposte efficaci e tempestive, “colpo su colpo”, ai fenomeni criminali più avvertiti dalla cittadinanza in termini di percezione. Anche l’attività investigativa compiuta dalla Squadra Mobile, in tutti gli ambiti in cui era necessario dare un’immediata risposta ai gravi fatti criminali che hanno interessato la Città Metropolitana di Cagliari, sia in centro che nelle periferie".

Sono stati compiuti 22 arresti di autori di furti, scippi seriali e rapine. 94 sono stati gli arresti per spaccio di sostanza stupefacente e sono stati sequestrati oltre 118 Kg. di droga.

Nel delicatissimo ambito delle indagini per i reati contro la persona, per i reati di atti persecutori (stalking) e maltrattamenti in famiglia, l’attività della squadra mobile e dei commissariati distaccati, in particolare il commissariato di P. S. Quartu Sant’Elena, è spesso sfociata in arresti, esecuzioni di misure cautelari in carcere, misure di allontanamento dalla casa famigliare o di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, che hanno assicurato una concreta tutela alle vittime di questi reati, la cui fiducia è accresciuta.

Insieme alla costante attività di impulso della divisione polizia anticrimine, che costituisce il motore della grande macchina della prevenzione dei reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e femminicidio, nell’ambito della campagna permanente della Polizia di Stato “…Questo non è Amore”, e in collaborazione con le associazioni antiviolenza, è stato garantito un costante contributo al cambiamento culturale che mira ad un’autentica parità di genere; attraverso la promozione di iniziative quali convegni e il “Progetto Camper”, sono stati attivati, in ambito provinciale 1.230 contatti con cittadini, donne, ragazze e molti uomini che spesso hanno dato un aiuto a far emergere un dolore sommerso. Le richieste di Ammonimento del Questore seguono un trend in costante aumento, sintomo di una maggiore fiducia da parte del cittadino e dell’efficacia della campagna informativa circa gli strumenti alternativi ai rimedi giudiziari a disposizione delle vittime per combattere la violenza di genere.

Numerosi sono stati gli esercizi pubblici controllati, con i servizi mirati a prevenire ed a reprimere il gioco illegale ed a tutela dei minori, con il sequestro di 43 apparecchi irregolari e sanzioni per oltre 360.000,00 euro. Nel corso dei servizi finalizzati alla verifica dell’osservanza, da parte delle varie attività commerciali e locali pubblici, delle misure disposte per contenere la diffusione del coronavirus, è stato effettuato anche un sequestro di mascherine prive del marchio CE.

E’ stato dato particolare impulso anche all’attività di controllo dell’immigrazione e di contrasto all’immigrazione clandestina, con l'osservanza e applicazione delle misure antiterrorismo.

La gestione degli episodi di sbarchi cosiddetti “diretti” di stranieri nelle coste del Sulcis-Iglesiente e l’attenta applicazione delle procedure di identificazione hanno consentito, oltretutto, di sviluppare attività di indagine, volte al contrasto dei reati connessi al fenomeno dell’immigrazione clandestina, con adozione di provvedimenti di arresto o segnalazioni all’autorità giudiziaria.

"Con le specialità della Polizia di Stato", concludono, " è stata garantita la nostra presenza per reprimere e prevenire ogni forma di criminalità".