In Sardegna

Cda degli enti regionali, maggioranza contro il M5s: "Sprechi? Macché: costi uguali"

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CAGLIARI. I Cinque stelle accusano: "Consiglio e commissioni sono paralizzate, le emergenze si sovrappongono e Solinas a cosa pensa? A moltiplicare le poltrone". E dalla maggioranza arriva una pioggia di repliche. "Hanno perso un’altra occasione per tacere e nascondere così le proprie incapacità", risponde per primo il sardista Nanni Lancioni. Segue Dario Giagoni dalla Lega: "Si vede che il loro fondatore è un cabarettista". "Parlano loro di poltrone che pur di rimanerci attaccati si sono alleati con i loro pegiori nemici", rincara Angelo Cocciu di Forza Italia. 

Ma qual è il tema dello scontro? I pentastellati scrivono che "ai vertici dei numerosi enti regionali della Sardegna, infatti, non ci sarà più un solo amministratore unico ma un intero consiglio di amministrazione. Tradotto: quaranta comode poltrone nuove di zecca stanno per essere sfornate dalla giunta Solinas. Su undici di queste si accomoderanno altrettanti presidenti che riceveranno un compenso come quello di un direttore generale della Regione. I componenti dei consigli di amministrazione invece percepiranno un'indennità pari al 50% di quella dei presidenti". Insomma: nella visione dei consiglieri grillini  Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa e Alessandro Solinas si starebbe perpetrando uno spreco. 

La maggioranza alza le barricate e invita gli esponenti dell'opposizione a dotarsi di una calcolatrice: "Gli esponenti del M5S hanno perso un’altra occasione per tacere e nascondere così le proprie incapacità. Abituati a creare scandali di plastica per nascondere il vuoto pneumatico delle loro poche e confuse idee, già pluribocciati alle elezioni, questi mistificatori di professione da qualche tempo non hanno di meglio da fare che innescare polveroni pensando di danneggiare questa Giunta e questa maggioranza", replica Lancioni dal Psd'Az,  "L’ultima sortita, quella sui consigli di amministrazione degli enti regionali, è davvero risibile. Dimostrandosi deboli in matematica quanto lo sono in politica, i grillini sparacchiano cifre a caso inanellando una serie di sciocchezze. La verità invece è molto semplice e lineare: il cda di un nostro ente costerà esattamente quanto un amministratore unico e però garantirà la collegialità nelle scelte mettendo fine al tempo dell’uomo solo al comando. Punto. Evitino quindi i Cinquestelle di parlare a vanvera di sprechi e altre amenità anche se sappiamo bene che loro di poltrone se ne intendono e pur di mantenerle hanno tradito i vecchi alleati e gli elettori per passare con il Pd, restando ben comodi, seduti sugli scranni del Governo". 

Sulla stessa linea Giagoni della Lega: "Sarà forse dovuto a una strana connessione con il fatto che a fondare il Movimento sia stato un cabarettista e attore ben avvezzo a recitare e inventare storie per intrattenere il pubblico, rimane il fatto che i consiglieri grillini si divertono a raccontare inesattezze nel disperato tentativo di raccattare almeno una parte dei consensi ormai persi... peccato, però, che a differenza di quanto ci ha dimostrato il loro capo politico, sebbene sempre più a rischio detronizzazione, che finge di guidare il Ministero degli Esteri e spende somme ingentissime, come mai prima d’ora nella vita repubblicana, e che non contento di ciò ha anche pensato di sistemare amici, benevolenti e non eletti vari in posti strategicamente ben retribuiti; la maggioranza che governa la Regione Sardegna". ribadisce l'esponente del Carroccio, "non ha alcuna intenzione di moltiplicare nulla per fini che non siano il miglioramento della condizione del popolo sardo! Certo è che, come si suol dire, si è soliti vedere la pagliuzza nell’occhio altrui piuttosto che la trave nel proprio. Una trave che impedisce di vedere che, nella realtà dei fatti, il così detto cda avrà un costo pari a quello dell’attuale amministratore unico con il vantaggio, però, che il potere decisionale sarà suddiviso tra i vari membri; non solo si avrà una positiva distinzione tra le funzioni di direzione politica e funzioni di carattere gestionale. Insomma se proprio si vuol mettere in moto la macchina del fango con, non dichiarato ma abbastanza chiaro, intendo di distogliere l’opinione pubblica da ciò che avviene in seno al governo centrale, almeno lo facessero dicendo il vero". 

Cocciu è più sintetico: "“Capiamo che il movimento cinque stelle debba distrarre l’opinione pubblica dal voto contrario dei suoi parlamentari alla continuità territoriale sarda, ma ancora una volta mistifica la realtà: non ci sogneremmo mai di imitare gli ineguagliabili campioni della poltrona, che pur di restare al governo nazionale sono disposti ad allearsi perfino con i loro acerrimi nemici”, aggiunge il capogruppo d Forza Italia, "Guardino piuttosto in casa loro, visto che il loro ministro Di Maio ha assunto 8 fedelissimi a centinaia di migliaia euro l’anno con risultati che sono dinanzi agli occhi di tutti”.