In Sardegna

Quartu, Delunas alla Regione: "Democrazia, no al commissario". Il Pd manda gli atti in Procura

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QUARTU. Tensione alle stelle a Quartu: la Regione potrebbe sciogliere il consiglio comunale a causa dei ritardi sull'approvazione del bilancio che, a causa di una votazione infruttuosa (13 a 13 le preferenze) ancora non esiste. La decisione ora è in capo all'assessore agli Enti locali Quirico Sanna, che già nella prossima riunione della giunta - non ancora convocata, ma potrebbe essere per domani - potrebbe far cadere Stefano Delunas e la sua giunta. E il primo cittadino non ci sta: il consiglio è stato convocato per il 2 luglio. All'ordine del giorno c'è solo il bilancio: "Nel recente passato nel Comune di Orani", si legge in una nota di via Eligio Porcu, "l’approvazione del bilancio si è protratta per mesi, proprio a causa di una votazione infruttuosa, ovvero conclusa in parità, come successo a Quartu. In quel caso la Regione ha opportunamente ritenuto di permettere all'ente di trovare una soluzione nell'ambito della propria autonomia, senza un'immediata corsa al commissariamento. Quartu", prosegue il documento,  "ritiene che la Regione debba adottare le stesse procedure per casi analoghi. Ciò che è stato consentito a Orani, che addirittura riconvocò il consiglio a tre mesi dalla votazione infruttuosa, dovrebbe essere permesso anche alla terza città della Sardegna, i cui cittadini sono meritevoli di autodeterminazione. Il consiglio comunale di Quartu  ha il diritto, al pari di tutti gli altri Comuni, di scegliere nell’aula, nel luogo della democrazia, in merito al proprio Bilancio, senza accelerazioni volte a cancellare organi eletti dal popolo per consegnare la terza città della Sardegna a un commissario".

Durissima la posizione del Pd in consiglio comunale, espressa in un comunicato stampa: "Il commissariamento del Comune e lo scioglimento del Consiglio comunale di Quartu Sant'Elena sono atti dovuti in base alla legge e al decreto adottato dall’assessore regionale degli Enti Locali il 29 maggio scorso, in seguito alla mancata approvazione da parte del Consiglio comunale del Bilancio preventivo entro il 18 giugno scorso. Questo è quanto abbiamo notificato ieri in una richiesta di intervento “nei tempi più rapidi possibili” presentata ieri all’assessore regionale degli Enti Locali attraverso il nostro capogruppo in consiglio comunale, Marco Piras. Questa mattina il documento è stato protocollato anche alla Procura della Repubblica di Cagliari, al fine di valutare eventuali profili di rilevanza penale nell’adozione – o nella mancata adozione – di specifici atti da parte dei soggetti competenti. Ci auguriamo pertanto che quanto riportato oggi dalla stampa circa l’imminente provvedimento della Giunta regionale corrisponda al vero. Anzitutto perché in questo modo verrebbe rispettato il dettato normativo, e ancor più per il bene della Città, che ha bisogno vitale di liberarsi del peggior sindaco e della peggiore amministrazione della sua storia".