Culture

"Dieci, cento, mille anni", un videoclip inedito per "L'ultimo pizzaiolo"

 

 

 

CAGLIARI. Presentiamo, in anteprima esclusiva e per gentile concessione degli autori, il videoclip musicale che accompagna l'edizione speciale su Dvd del film documentario di Sergio Naitza "L'ultimo pizzaiolo"  appena edita da KAREL Film Production & Comunication

Il brano musicale del nuovo videoclip, si intitola "Dieci, cento mille anni"  e vede una  inedita formazione composta da due nomi noti della scena musicale cagliaritana: alla voce e ai testi compare infatti Joe Perrino (leader di formazioni storiche quali Mellowtones, Grog,  Elefante Bianco )  che canta sulle musiche del film realizzate da Arnaldo Pontis, (musicista elettronico facente parte di gruppi quali Machina Amniotica, TH26, Brigata Stirner)  e la partecipazione del chitarrista Matteo Casula.   

Il brano musicale è tratto da "Abandoned Cinemas" un lavoro più ampio, basato sulla soundtrack del film,  di prossima pubblicazione ed edito solo su vinile, che vedrà appunto i 3 musicisti lavorare per la prima volta insieme.

Tutte le immagini che accompagnano il videoclip sono tratte dal film di Sergio Naitza,  presentato alcuni mesi fa nelle sale (vedi articolo di YouTG),  con la fotografia di Luca Melis, il montaggio di Davide Melis, prodotto dalla Karel Film di Cagliari, sotto l'egida della Fondazione Sardegna Film Commission, grazie al contributo della Fondazione di Sardegna  e alla collaborazione di Società Umanitaria-Cineteca Sarda e Arionline.

L'ultimo Pizzaiolo è un racconto per immagini che ci guida attraverso le sale cinematografiche della Sardegna chiuse, abbandonate e cadenti: per raccontare un pezzo di memoria collettiva e immortalare questi luoghi prima che vengano cancellati dal profilo urbano di città e paesi. L’ultimo pizzaiolo, lungi dall'essere elegia del cinema e dei suoi anni più fulgidi, vuole essere la difesa di una memoria pubblica e privata che appartiene a tutti: il racconto di un recente "come eravamo" che si riverbera nella storia sociale, economica e culturale della Sardegna, e merita di non venire coperto dall'oblio.

Abandoned Cinemas foto 01

Una delle immagini contenute nell'edizione su DVD del film documentario "L'ultimo pizzaiolo"

Il film presenta anche le testimonianze di 4 anziani protagonisti delle sale cinematografiche in Sardegna: Mario Piras, storico operatore del cinema Olympia di Cagliari, Luciano Cancedda, che ha lavorato nel cinema dal 1957 per diventare poi proiezionista del Moderno di Monserrato fino alla chiusura; di Dante Cadoni, che ha iniziato nel 1966 a 15 anni nel cinema Garibaldi di Villacidro e Pino Boi, cagliaritano verace, "figlio del cinema" come si definisce lui. Il padre era proiezionista e rumorista già ai tempi del muto all'Olympia, e oltre a seguire le orme paterne poi abbandonate, è stato fattorino, magazziniere, distributore: una vita in mezzo alla pellicola. E’ stato l'ultimo gestore del deposito di pellicole della Sardegna, un tempo carico di bobine di celluloide

“Una rapida morte – spiega il regista, Sergio Naitza - dagli anni ‘80 ha cancellato repentinamente luoghi simbolo di ogni centro abitato, grande e piccolo, frantumando un tessuto sociale che si era formato nel corso del tempo. Ogni città ha la sua via Gluck celentanesca: dove c’era il verde – e la sala cinematografica era un luogo di divertimento, cultura, condivisione, speranza – ora c’è una città, ovvero l’ingordigia immobiliare che ha cambiato la destinazione d’uso e soppresso una memoria collettiva.