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CAGLIARI. "Sostenere che sia difficile somministrare terapie e farmaci innovativi ai pazienti over 80, perché troppo costosi, equivale a introdurre un criterio anagrafico discriminatorio, in aperto contrasto con il principio costituzionale dell’universalità del diritto alla salute ed in contrasto con il ruolo del medico". Così il Pd sardo contesta le ultime dichiarazioni dell'assessore alla Sanità Armando Bartolazzi che sarebbero emerse al convegno di Federsanità sulla nuova rete oncologica. QUI la replica dell'assessore.
Dopo la smentita dell'assessore anche il Pd ha fatto dietrofront: "Il Gruppo del PD in Consiglio Regionale ritiene opportune le parole dell’Assessore Bartolazzi che, in un comunicato, ha smentito articoli di stampa in relazione alle cure dei pazienti ultra ottantenni, ribadendo che “se non si investe decisamente in prevenzione, si rischia di arrivare ad un punto di non sostenibilità del sistema sanitario pubblico, non solo in Sardegna, ma a livello nazionale”. Il Gruppo del PD riconferma il suo impegno a “raddrizzare la gestione della Sanità sarda”".
Dalla minoranza uno degli attacchi arriva tramite le parole di Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d'Italia: "In evidente astinenza da ‘sparate’, l’assessore Bartolazzi ha trovato un nuovo obiettivo: i pazienti oncologici over 80, stabilendo un limite d’età per il diritto alla salute. Decidendo a tavolino, più da ragioniere che da scienziato, chi debba essere curato e chi abbandonato al suo destino. Si era presentato come il ‘salvatore’ della sanità sarda, un illuminato ‘rombo di tuono’ che avrebbe sconfitto tutti i mali che da anni gravano sul sistema sanitario – ha aggiunto Meloni – Invece, sta interpretando il ruolo che più gli è congeniale: un ‘accabadore’ dell’intero sistema, compresi i pazienti più fragili. Negare i farmaci oncologici agli anziani si concilia perfettamente con la proposta di legge presentata dal centrosinistra sul suicidio assistito. Più che alla salute dei pazienti si pensa alla cassa, risparmiando sulle cure di coloro che vengono visti come un problema. A sinistra avanza quella che Papa Francesco chiamava ‘cultura dello scarto’, quella che vede le persone solo in chiave economica, di profitto e tende a considerare i fragili (anziani, disabili, poveri) come un peso di cui liberarsi”.