CAGLIARI. Ora è ufficiale. Con 334.160 voti, pari al 45,39%, Alessandra Todde è stata proclamata presidente della Regione Sardegna. L'avversario della coalizione del centrodestra Paolo Truzzu ha ottenuto invece 331.099 voti, pari al 44,97%. Lo scarto della neo eletta Todde è quindi di 3.061 voti.
I dati definitivi delle elezioni dello scorso 25 febbraio sono arrivati oggi dall'Ufficio centrale elettorale in Corte d'appello a Sassari.
“L’ufficialità dell’esito elettorale certificato oggi dalla Corte d’Appello consegna finalmente alla Sardegna una guida operativa che dovrà tradursi a breve in una squadra competente con la quale auspichiamo venga subito avviata una nuova stagione di confronto". Così il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante che sottolinea la necessità di ribaltare lo schema seguito dalla maggioranza uscente e inaugurare “un metodo improntato al dialogo con le forze sociali, investendo sul valore e sulla risorsa che le intelligenze dei lavoratori rappresentano”.
La Cgil ricorda le più importanti emergenze dell’Isola, sulla quali si attende che la nuova maggioranza proceda spedita con azioni e provvedimenti utili a imprimere al più presto una svolta: il disastro della sanità pubblica, la carenza di opportunità per i giovani e il livello per nulla soddisfacente in tema di istruzione e diritto allo studio; le crescenti difficoltà sulla mobilità interna ed esterna legate all’inadeguatezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali e a una gestione sbagliata della continuità territoriale; l’assenza di adeguate politiche per il lavoro, per l’industria, per l’energia e per i diversi settori produttivi; il perdurare del fenomeno dello spopolamento e il declino delle aree interne.
“Sull’insieme delle questioni ci confronteremo, per misurare l’ampiezza e l’intensità del cambiamento nei metodi e negli indirizzi del governo regionale che la fase nuova richiede” conclude Durante assicurando che “nella Cgil, la nuova presidente e il nuovo governo regionale troveranno una forza sociale che, nella reciproca autonomia e nel rispetto dei ruoli, lavorerà per migliorare le condizioni dei lavoratori e dei cittadini, delle donne e degli uomini, dei giovani e degli anziani della Sardegna”.