CAGLIARI. La dichiarazione d'intenti del coordinamento antifascista è: "Chiudere Casapound è un espressione dal significato ben preciso, che rispecchia le nostre intenzioni per la giornata del 21. Il corteo sarà determinato a raggiungere il suo scopo". Dall'altra parte rispondono così: "Vi glorificate quando sfasciate una macchina. Quando prendete uno schiaffo piangete sei mesi invocando Mattarella e tutti i santi. Patetici". Parole di Simone di Stefano, vice presidente nazionale di CasaPound, riferite agli "avversari" sardi.
La tensione finora è solo nelle affermazioni tra le due parti contrapposte (nel video le dichiarazioni di Mauro Aresu del coordinamento Antifascista), in vista dell'inaugurazione della sede cagliaritana del movimento di estrema destra. Ma le previsioni per il pomeriggio fanno pensare che le scaramucce possano trasformarsi in scontri. Le premesse, a quanto pare, ci sono tutte, con scambi di accuse su presunte aggressioni, in settimana, dall'una e dall'altra parte. E le scritte minacciose sui muri della città si moltiplicano : "Di Stefano morirai presto", è una delle tante.
? Globalisti a Cagliari mi aspettano a braccia aperte. pic.twitter.com/ndePNNF0Zl
— Simone Di Stefano (@distefanoTW) 18 ottobre 2017
Gli esponenti di CasaPound in Sardegna hanno tenuto coperti fino all'ultimo orario e luogo del taglio del nastro. Ma dalle comunicazioni degli eventi previsti per oggi a Cagliari, pubblicati dall'Ansa, emerge che l'appuntamento è fissato in via La Nurra 24, a Is Mirrionis, per le 16. Lo spazio sarà intitolato a Mario Gramsci, fratello di Antonio, che fu fascista.
Ieri l'occupazione del magistero da parte degli Antifascisti, oggi la manifestazione. Che si preannuncia tutt'altro che pacifica. tanto che in via La Nurra già da ieri è stato piazzato un presidio discreto di forze di polizia. Il blitz preventivo non c'è stato. Il pomeriggio sarà caldo. Alla manifestazione contro CasaPound parteciperanno anche gli indipendentisti di Liberu.